A rotta di collo.

Sono sempre giorni complessi: Fabullo alterna momenti in cui sembra in trance, ad altri di rabbia, ad altri di grande tristezza. Che siano le crisi, il cocktail di quattro farmaci insieme o cosa, non lo sappiamo nemmeno noi. Fa una pena infinita, questo sì. Speriamo sia un periodo di transizione, altrimenti è proprio dura per lui concentrarsi su qualunque cosa.

Però poi si è anche divertito. Sabato mattina siamo usciti dal bagno camminando e stavamo andando a sederci sul seggiolone. Solo che lui ha cambiato idea ed è andato verso la porta: vuoi andare in cortile? E poi in cortile ha preso lanciato verso il cancello ed bisognava uscire, andare. Così abbiamo fatto un bel pezzettino in strada, con dei passi belli lunghi e rapidi, sempre con la gambetta sinistra che inciampa e lui che recupera il piede.

Poi siamo tornati: Fabullo, vuoi fare un giro in bici? E così siamo partiti, è diventato matto, spingeva sui pedali da in piedi come un ossesso. Non riesce proprio più ad appoggiare la mano sinistra, per cui cade indietro e dobbiamo aiutarlo, però si è divertito da morire e pedalava proprio bene. Così ci siamo andati anche ieri ed è stato di nuovo contento.

Speriamo di ricevere notizie alla veloce dall’anestesista per questo braccino, che almeno ci proviamo a fare qualcosa. Penso che lascerò passare questa settimana poi farò quella che chiede alla fisiatra.

Sempre aspettare. Vabbè, cogliamo l’attimo e pensiamo che sulla bici ci siamo divertiti da morire.

Buona giornata.

Angela