Giornata intensa.

Stamattina tutti quanti con le gambe in spalla: andiamo a Castellanza a fare la botulina. Per fortuna per le 11.

Incroci perché vada tutto bene, perché non capita mai niente però la botulina, in quanto tossina, rientra nel capitolo delle immonde schifezze e un minimo di rischio lo presenta: anche perché andiamo da quella fisiatra che abbiamo dovuto supplicare a oltranza perché non ci ricoverasse.

Incroci anche perché ci mettiamo un pochino di testa in tutto ciò: un po’ non crediamo che possa aiutare particolarmente Fabullino, un po’ siamo stanchi in maniera mai vista, fatto sta che, come dire, non ci stiamo mettendo i pensieri giusti. Ci facciamo solo spingere dalla corrente e basta e non dovrebbe funzionare così, ecco.

Un Amico Saggio una volta mi diceva che la cosa più sbagliata è preoccuparsi e basta: preoccuparsi non è ciò che fa cambiare una cosa che va male, serve qualcos'altro; e per le cose che vanno bene, abbiamo perso tempo ed energie a preoccuparci per niente. Insomma, è la cosa più senza senso della galassia.

Lo so che non è una scusa, ma siamo veramente devastati.

Intanto che partiamo noi, lasciamo la Michi alla scuola media per il primo giorno di esame: tema!!!

Michi hai tutto pronto per domani: ho diario e portapenne, i fogli ce li danno loro. Ok: e il vocabolario? Il vocabolario? Ma per italiano? Mai usato un vocabolario per italiano.

Mammasanta.

Il nostro amichetto è partito ieri pomeriggio, ci siamo veramente divertiti come dei pazzi in questi giorni: abbiamo deciso ogni minuto cosa cucinare, abbiamo cantato a squarciagola che sembravano all’osteria, abbiamo pensato a tutto ciò che faremmo a quelli che non ci piacciono (momenti educativi, insomma), letto giocato a carte chiacchierato. Fabullo è stato davvero contento: ha fatto impazzire per i fatti suoi, questo sì, poverino perché non sta bene ma è roba da togliere la pelle, ogni tanto; però era proprio felice perché era festa.

Non vediamo l’ora di sapere che Boog sta bene e lo abbracciamo.

Buona giornata.

Angela