Parola d'ordine.

Giornata decisamente no per Fabullo, ieri: mal di pancia, tremori, per tutto il giorno abbiamo misurato la temperatura convinti che stesse per arrivare la febbre, e invece no, però indubbiamente c’era qualcosa che non funzionava. E tante ma tante ma tante crisi.

Oggi lo dico alla neuropsichiatra: ieri mattina, mentre Fabu era con la Maestra Elisa, sono stata dietro al trovare un alloggio di appoggio al ricovero, ed è fatta. Vicinissimo, ci si può muovere a piedi, e ci danno anche un posto per la macchina: sono stati gentilissimi. Perché ci sono 5 gradini per arrivare all’ascensore, perché l’ascensore è stretto e bisogna togliere le ruote della carrozzina. E ad un certo punto ho detto loro che va bene lo stesso, tanto Fabullo starà lì solo la sera prima e basta, ed era veramente un occasione, in quella zona di centro storico. E mi ha telefonato il ragazzo dell’agenzia per dirmi che non sta facendo il difficile perché preferisce non averci per i piedi, ma perché sa che non possono offrire un servizio adeguato. Testuali parole: il mio collega ed io non abbiamo problemi a portare su bambino e carrozzina a braccia, però sappiamo che non è un’offerta dignitosa, che dovrebbero poterci essere altre soluzioni e che non è giusto.

Io l’ho ringraziato sconvolta per la gentilezza, giuro. Però appunto il tempo della scuola domiciliare è corso via tra ricerche, telefonate, misure della carrozzina. Poi il pomeriggio non ci si poteva allontanare da Fabullo coricato nemmeno mezza frazione di secondo.

E stamattina davvero sento la neuropsichiatra: perché ieri indubbiamente c’era qualcosa che non funzionava, e questo complica tutto; però è certo che da quando abbiamo fatto l’ultimo aumento di farmaco è andata peggio. Non so dire se ci sia un rapporto diretto tra aumento e peggioramento, oppure se semplicemente stia andando peggio per i fatti suoi e il farmaco non stia più facendo l’effetto che ci avevamo visto dieci giorni fa. Fatto sta che.

Oggi lo dico alla dottoressa, tanto le devo comunque confermare che ci operano, così sentiamo che cosa ne pensa.

Parola d’ordine: non andare nel panico.

Buona giornata.

Angela