lunedì 4 gennaio 2016

Quello che ci voleva.



Uuuuhhhhh………………
Allora: abbiamo avuto un weekend in cui abbiamo cercato di tenere Fabullo allegro, e di riposare, eccetera eccetera.
Così sabato sera sono venuti i Cuginetti e Fabullo è stato davvero felice, ha mangiato qualunque cosa gli passasse davanti, ha ricevuto un elicottero che suona tutto e che ha imparato ad accendere da solo che non vi dico.
Poi ieri sera a cena era tanto strano; e dovevano arrivare le bambine che abitano qui di fianco con papà e mamma per il dopo cena, e lui sarebbe stato tutto contento.
Solo che intanto che lo preparavamo aveva 39 di febbre. Per cui tachipirina e poi di nuovo alle tre, respira bene, siamo riusciti a non andare in ospedale e speriamo di proseguire su questa linea.
Tra poco chiamo la dottoressa e vediamo. Oggi era giorno di grandi organizzazioni: sentire la farmacia dell’ospedale per una nuova fornitura di farmaco, per cominciare a raddoppiare: ci sembra di poter dire che la febbre non sia da farmaco, ormai non ha senso…
Poi contattare informalmente le maestre per dire che possiamo tornare a scuola da quando sarà tutto organizzato per il nostro rientro: anche se adesso con la febbre si sposta tutto.
Poi contattare l’infermiera del day hospital del Regina per tutti gli esami che la cardiologa vuol farci fare di controllo per fine gennaio, perché serviranno per un’eventuale anestesia.
Poi spedire alla cardiologa tutti i referti di tutti gli ortopedici perché vuole sentire un po’ di colleghi italiani per capire dove troviamo una specialista che faccia al caso di Fabullino.
Che cosa riusciremo a fare, si vedrà: l’assoluta urgenza è ovviamente chiamare la pediatra e sentire la farmacia, quello sì.
Paulo Aimo Operativo torna al lavoro, e siamo già tristi, perché tutti insieme, ovviamente, ci riposiamo di più e Fabullo è felice.
Ha dato una spruzzata di neve e c’è il Gatto Lucio che gira perplesso: lui è il sovrano indiscusso di questa via, la perlustra da sotto, poi sale sui tetti e la percorre da sopra, e guarda con grande riprovazione chi osa disturbarlo nell’esercizio delle sue funzioni, per esempio salutandolo. Cammina in mezzo alla strada: qui le macchine vanno pianissimo e rallentano quando c’è lui, e si fermano: Lucio, ti togli? E lui guarda offeso e si siede lì in mezzo, e non si muove. Come osate voi!
Buona giornata.
Angela  

5 commenti:

Luana ha detto...

Grande Lucio! Sicuramente è la mascotte del rione ed una presenza così non può che donare beneficio a tutti! Almeno fa sorridere un po'.
Forza Fabullino, scrollati di dosso questa febbraccia e preparati per il rientro a scuola.
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Incroci per tutto quanto

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO BUON RIENTRO A SCUOLA!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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mammadoni ha detto...

Ma che simpatico sto Lucio :-))
Forza Fabu via la febbre che a scuola ti aspettano!!!!!!!
Forza Aimo
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Paola ha detto...

Maremmaaaaaaaaa la febbre non ci voleva...
ma confido in una febbre veloce e che non lasci troppi strascichi.
Micio Lucio deve essere un gran furbacchione e chissà quanti "Lucini" ci saranno in giro per il paese....
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Nonna Roby ha detto...

Troppo simpatico Lucio e anche molto indipendente. Michela lo definisce poco socievole forse perché non si lascia prendere in braccio...: una carezza da parte mia (se riuscite a prenderlo).
La febbre non ci voleva, speriamo passi alla svelta, forse una semplice influenza... Incroci per tutto XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX e un abbraccio.