Pensieri sulle leggi cosmiche.

Un pochino un tour de force, ma abbiamo poi davanti delle ore di riposo. Nel senso che abbiamo fatto fisio ieri pomeriggio, e almeno Fabullo ha dormito: però poi siamo tornati tardi. E oggi ci andiamo di mattina, perché è il momento in cui c’è posto. Però poi è fatta, e il fine settimana ce lo prendiamo per riposare, perché è una necessità assoluta: in fondo abbiamo avuto periodi più faticosi, ma saranno i 25 anni, saranno i pensieri, sarà chennesò,  fatto sta che siamo davvero, ma davvero provati.

Per cui la fisio sarebbe eccome da fare anche  domani, lo so e faccio finta di non saperlo per non sentirmi troppo in colpa: però dobbiamo davvero prenderci una pausa. Per cui inizia il weekend e ci diamo alla latitanza dal mondo: che non so tanto bene cosa voglia dire, perché non è che proprio ci divertiamo; ma quanto meno non ci prendiamo nemmeno mezzo impegno e, ogni minuto in cui Fabullo sta un pochino bravo, prendiamo fiato.

Perché sicuramente uno dei problemi di questi giorni è riuscire a far combaciare le cose, che poi parliamo solo della fisio, con la necessità assoluta di cercare di far mangiare Fabullo mentre lui, comunque, dorme tanto di frequente, ha davvero poca autonomia. Per cui siamo sempre lì che lo mettiamo su e giù sul letto, e teniamo sempre qualcosa da mangiare di pronto, oltre che guardiamo ferite, e sistemiamo il tutore, eccetera eccetera.

Insomma, siamo delle piaghe ad oltranza, sempre a lamentarci stiamo. Però la Michi è appena uscita di casa alle sette punto tre minuti e notavamo che il cielo è già più chiaro: e questo vuol dire ad, esempio,  che si avvicina il momento in cui potrò piazzare lo stendibiancheria in giardino, che è pur sempre  un obbiettivo; magari non proprio equivalente all’impegno nella ricerca delle onde gravitazionali, ma chissà, tutto contribuisce alla modulazione dello spazio-tempo, anche la posizione dello stendino, i suoi movimenti nell’universo. Mammasanta, lo so. Giuro che è thè.

Buona giornata.

Angela