Di nuovo in pista per qualche giorno, e poi Dio salvi il
prossimo ponte. Che le vacanze sono qualcos’altro, ma almeno siamo a casa in
due.
A noi piace la Festa della Libertà: appunto mai scontata;
per ricordarci di ringraziare per ciò che, ecco, ci sembra banale: ad esempio
di poter pensare, e dire, ciò che pensiamo. Che magari, troppo spesso,
sicuramente, purtroppo, poco cambia: ma intanto possiamo farlo, ci è concesso. E
anche per ricordarci di Resistere a
tante cose: alla disinformazione, che tante volte coincide con la marea di
informazioni che ci travolgono; alla polemica aggressiva e sterile su ogni
cosa, che ci vorrebbe schierati immediatamente senza darci il tempo di pensare
mai; alla rassegnazione, alla tristezza, alla schiavitù del malessere che ci
provocano le parole altrui.
Noi non so se siamo bravi a resistere, forse qualche volta
sì e qualche volta meno: soprattutto la tristezza, ogni tanto è un’onda
violenta, altre volte più leggera ma implacabile.
Sappiamo anche che potremmo fare di più, tante volte: che ne
so, siamo qui tutti contenti perché il 2 maggio dovrebbe (il condizionale ci
vuole, oh come ci vuole) arrivare il mitico seggiolino del bagno: ma siamo
senza da agosto, che ci sia da gioire non lo so. Forse potevamo essere più
determinati, scrivere a tutti i giornali, al Ministero, al Presidente, a Papa
Francesco, ad Amnesty International, a qualunque sindacato, federazione, club
delle Giovani Marmotte e chi ne ha più ne metta.
Ecco, forse la cosa più difficile a cui Resistere, per tutti
quanti, è la stanchezza: quella chi ci fa lasciar perdere. È davvero l’arma più
terribile che possa essere usata.
Ad esempio ieri, davvero, è stata una giornata in cui la
sottoscritta è stata piuttosto bene, come non capitava da un po’: probabilmente
perché ho dormito undici, dico undici, ore. Che è un’ottima ricetta: solo che
non è proprio ripetibile tutti i momenti, richiede una bella serie di
contingenze cosmiche.
In compenso, Fabullo è stato idrofobo, non ci viene in mente
un’altra definizione: nervoso da morire, ne fosse andata bene una, dico una. I vicini,
che l’hanno visto, hanno mandato una processione di amichetti a salutarlo:
neanche quelli andavano bene.
Con il cibo ce la siamo cavata bene, al momento possiamo
dichiarare il pericolo scampato: in questi giorni, in cui facevamo colazione
tardi, con calma, ed era abbastanza affamato, ne abbiamo approfittato per
propinargli subito delle robe belle caloriche, tipo l’uovo, come i bambini
nordici. Cogli l’attimo.
Le crisi sono tante, ma forse un pochino meno di due
settimane fa: è isterico, ma tantissimo. Che sia solo nervoso, o nervoso perché
è stanco, boh. E nervoso perché sì, o nervoso per le crisi, o nervoso per il
farmaco. La prossima settimana ne parliamo con la dottoressa.
Insomma, proviamoci.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FAMIGLIA AIMO
FORZA ANGELA
FORZA FABIO !!!!!!!!
XXXXX XXXXXXXXXX XXXXXXXXX
XXXXXX XXXX XXXXXXXXXX
XXXXXXX XXXXXX XXXXXX
Forza ragazzi!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZISSIMA FAMIGLIA AIMOOOOOOOOOO
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
DAIFABULLINOOOOOOOOO
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Anch’io aggiungo forza, forza Fabullo e la sua meravigliosa famiglia…! Incroci a manetta XX XXXXXXX XXXXXXXXX XXX XXXXX XXXXXX XXXXXX XXXXXX XXXXX XX XX XXXX XXX XXXXXXXXXXXX per tutto!!!
Bacini e ganascino
Posta un commento