I criteri di valutazione. Sempre quelli lì.

Direi che procediamo con lo stesso criterio di valutazione di ieri, quel màh lì. Senza complimenti se preferite il bòh.

Ieri Fabullo è stato meno ciondolino di lunedì mattina, un po’ più in forma in generale. Il cibo un disastro: qualcosetta a scuola, praticamente niente a casa. Non ci sembra abbia mal di stomaco, ma va anche detto che abbiamo come riferimento le urla dello scorso anno, che era una situazione un tantino estrema. Va però anche detto che, rispetto allo scorso anno, usiamo gastroprotettori più efficaci: quindi non dovrebbe aver male, la nostra impressione dovrebbe essere giusta. Viva i periodi ipotetici.

Però non mangia. O meglio, mangia veramente pochissimo, in questi ultimi giorni è proprio crollata la faccenda: perché la settimana scorsa avevamo la garanzia di un buon pasto a scuola, e adesso invece no, nemmeno lì, dove si inventano l’impossibile.

Avrà la nausea? Forma influenzale che poi passa? O saranno le crisi? Non sono in aumento; però anche lì: noi abbiamo parametri da manicomio, sono comunque tante, per noi il limite è il ricovero in ospedale; chissà se però lo fanno già stare così male da ridurre il cibo. Mammasanta. Anche perché, con adeguati motivi di distrazione, ad esempio a scuola, riesce anche ad essere abbastanza di buon umore; ma è anche vero che la tolleranza alla sofferenza dei bambini è altissima.  

La mia un pochino più bassa, ammetto, siccome che sono piaga, si capisce.

Ieri pomeriggio ha dormito pochissimo e poi era insopportabile, ne fosse andata bene una: e allora siamo stati in cortile, c’erano 25 gradi e si stava uno splendore; io ho tolto erba chiacchierando con i vicini e lui è stato bravissimo a guardare in giro, tutto sommato riesce a compensare in qualche modo; per cui, veramente non capiamo quanto spingerci in là ad aspettare, e ad aspettare che cosa.

Insomma, oggi parlerò con la dottoressa, non so bene che cosa dirle ma le dirò.

In compenso oggi è tetro, piovoso e freddino e la Michi, dopo aver attentamente guardato fuori, è uscita di casa vestita come ieri. La volpe del deserto.

Buona giornata.

Angela