Meno panico.

Andata anche ieri. Senza fare troppi conti di calorie, senza guardare la qualità di una dieta variata, solo mirando a non far aprire la bocca a Fabullo con le minacce: andata, ha mangiato volentieri una colazione/pranzo e poi cena. Insomma, qualcosa si sta sbloccando.  

Adesso speriamo che le crisi lascino tregua: ieri mattina non ho visto particolari cambiamenti. Però ieri pomeriggio la terapista mi diceva di averne viste meno di giovedì scorso, che era stato disastroso. D’altra parte prima di capire se la faccenda funzioni oppure no dobbiamo far passare qualche giorno.

Abbiamo solo l’impressione che abbia mal di pancia: magari è un caso, magari è tareffaggine, o magari è la serie di robe che ha mangiato in questi giorni, per cui l’abbiamo assecondato in qualunque richiesta purchè infilasse qualcosa in pancia. Vabbè, non andiamo in ospedale, questo è il punto. Non bisogna bucarlo di nuovo, che è ancora pieno di lividi da lunedì.

E  quindi siamo sempre un pochino stracci, forse un pochino più di un pochino, ma possiamo disfare la valigia di emergenza. E possiamo non avere l’incubo del pesarlo per vedere se perde ancora peso, almeno per il momento si tira fiato. Possiamo superare le feste usando la solita tattica del far finta di niente, ma contenti di essere a casa nostra, pensando solo  a quello e godendoci la cosa: il silenzio, ma anche, che ne so, poter aprire una finestra, attaccare la mitica lavatrice senza dover ficcare tutto in un micro armadio, riconoscere le voci per la strada, farsi il thè, insomma, quelle cose lì. Preziosissime.

Vi abbracciamo fortissimo, Grazie perché siete sempre con noi. Sul serio.

Buona giornata.

Angela

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