mercoledì 14 marzo 2018

Il ronzio.

Ce l’abbiamo fatta anche ieri, passato un altro giorno di tempo sospeso, in cui non esiste nemmeno un minuto libero dal guardare Fabullino, che è assai stufo e intollerante a tutto.
Uhhhh, ma Signora, noi capiamo tutto, ma ridimensioni un momento il suo disagio, non sarà mica l’unica madre del mondo che ha un bambino con l’influenza, suvvia.
Uguale, proprio uguale. D’altra parte se praticamente tutta l’Europa Modello ha una legge sui care givers, Badanti Per Forza che è più bello, tranne noi, deve essere perché sono gli altri che la fanno lunga, non perché sia necessaria. Non fa una grinza.
Sapete, io mi vergogno a lamentarmi sempre. E intanto che mi vergogno, mi chiedo se sia giusto vergognarsi: perché comunque si parla di fatti concreti, di situazioni che sono oggettivamente così.
Voglio dire: le ore di assistenza sono queste, stanno scritte; la gestione dei centri diurni è quella, sta scritta; la gestione delle qualifiche del personale della scuola inclusiva è quella, sta scritta.
E quindi è lamentela o presa d’atto?
E quindi, il vergognarsi è una presa di coscienza dell’essere delle persone negative e noiose; o è la conseguenza del sentirsi sempre rispondere picche da Quelli Che Sanno? Perché, per definizione, Quelli Che Sanno, appunto, sanno, sono messi lì apposta. E se rispondono in un certo modo, avranno ben ragione loro. Ecco, forse i Badanti Per Forza questo ronzio di fondo nel cuore ce l’hanno sempre.
Poi però, dall’altra parte, ci sono appunto le scelte di Quelli Che Sanno di altri paesi europei: e dIventa veramente difficile, allora, non rilevare talune incongruenze. Detto in modo fine.
Fabullo va molto meglio: lunedì mattina non eravamo certi di come e dove potesse finire la giornata, ieri invece non ci aspettavamo più emergenze. Siamo anche stati fuori dieci minuti nel pomeriggio, c’erano 18 gradi, con la gola coperta, a salutare chi passava.
La tosse è meno spastica ma il catarro ancora parecchio e la resistenza poca: la pediatra ha imposto il riposo ancora oggi e poi vediamo. Però abbiamo anche ragionato: martedì prossimo c’è la gita, è tutta accessibile, c’è il pullman con la rampa, insomma, sarebbe il più felice della galassia. Per cui, o oggi veramente non ha più niente, o forse varrebbe la pena di rimanere in casa fino a lunedì, più che altro per avere le ore libere per fare tre aerosol e per non correre il rischio di contagiarsi da qualcun altro, visto che non è proprio in forma smagliante.
Insomma, oggi ragioniamo di nuovo, però la dobbiamo pensare giusta.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Anonimo ha detto...

FORZA MITICA ANGELA
FORZA FABULLO
FORZA FAMIGLIA AIMO!!
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Anonimo ha detto...

Io per mia figlia ho dovuto smettere di lavorare il che fa di noi famiglia monoreddito medio basso che fatica ad arrivare a fine mese. Stare dietro a Sara ha reso me l'ombra di quello che ero più' un fratello gemello di Saracanche lui con le sue esigenze costantemente trascurate. La pensione di Sara serve per benzina terapie e fisioterapia (estendiamo un velo pietoso su quello che passa l'ASL) e non parliamo di integratori vitaminici e medicine per la psoriasi che lei ha e la mutua non passa. Hai ragione a lamentarti e non lo si fa per lamentarsi e basta ma con ragion veduta. Buona lotta quotidiana
Barbara

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
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Luana ha detto...

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Forza ragazzi!

Nonna Roby ha detto...

Continuiamo gli incroci per la salute di Fabullo e perché possa godersi la gita di martedì XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Sono vicina a Barbara, mamma di Sara. Un abbraccio a te !
Baci e pizzicotto a Fabullo