Ogni tanto ci si distrae.

Ieri proprio una giornata semplice non è stata. Poi, per carità: abbiamo indubbiamente visto di peggio, ma anche mirare sempre al ribasso non so bene dove porti. Fabullino si è alzato tutto contento e dieci minuti dopo è arrivata la crisi: brutta, violenta, come capita quasi ogni mattina. L’abbiamo guardato star male, sempre cercando di non pensare troppo perché ci sembra assodato che non porti a brillanti risultati: vabbè, dobbiamo ancora lavarci tutti e vestirci, in mezz’oretta la fase critica dovrebbe finire e facciamo colazione. E invece le crisi non finivano mai, è andato avanti per un'ora abbondante, un fastidio continuo. La colazione è saltata, chiedeva che gli tenessimo la mano e la testa, sempre vietato pensare, ce l’abbiamo giusto fatta a dare i farmaci. Poi è andato a scuola con Paulo Aimo Organizzato che ha spiegato tutta la faccenda: per cui l’hanno messo a riposare un pochino perché era stravolto, e poi è andata meglio, ha fatto anche merenda, che Dio salvi sempre la Scuola Elastica che gli sta dietro. Meno male, perché il dubbio stava tra il pasticcio epilettico, che ogni tanto capita, e invece il fatto che avesse tante crisi perché stava covando qualcosa. Poi siamo riusciti a mangiucchiare a pranzo e a cena, e quindi ce la siamo cavata: ma era nella fase in cui niente andava bene e poi si è fissato con formaggio e mortadella. Siccome che quella fase lì l’abbiamo già vista, e aveva portato ad un altro delirio, fà che ieri sia stato un caso, che tutto si sia impanato con le crisi del mattino e basta. Insomma, che sia solo una sciocchezzuola così. Sempre vietato pensare, ma ogni tanto capita di sbagliare, di distrarsi un attimo, e ci chiediamo come sia sedersi semplicemente a tavola tutti insieme, ciascuno usa le proprie mani dall'inizio alla fine, se non ti piace quello che c'è mangi poi domani e non è la fine del mondo, ciascuno ha il proprio piatto e non l’album di figurine, le macchinine, girare le pagine e intanto aiutare a inforchettare, respiro sospeso per vedere se decide di mangiare oppure no, insomma, chissà com'è. Per carità, c’è chi non ha niente sul tavolo, chi non ha nemmeno il tavolo, o nessuno con cui sedersi: sempre per il gioco del ribasso. Insomma, se ieri è stato un caso, amen. Guardiamo il nostro piccino star male e andiamo oltre. Qui è venuto qualche centimetro di neve, per fortuna poco, scuole aperte per intenderci, perché bisogna dare dei parametri scientificamente corretti: per cui la Michi è uscita, con un muso lungo almeno fino a fine Quaresima. Almeno con gli stivali, però. Pochi cm, ma belli ghiacciati, ieri la massima è arrivata a meno uno. Oggi vorremmo portare Fabullo a fare terapia, speriamo proprio di riuscire a viaggiare. Buona giornata. Angela