Razionalità.

Oh sì, festeggiamenti a oltranza dei 17 anni: che vuol dire che ieri abbiamo cucinato pollo, patate e crostata, il tutto mentre mettevamo su degli scaffali che aspettavano da tempo, beati quelli che hanno delle case da rivista e ogni lavoro da bricolage viene fatto in tempo reale, non appena viene pensato. Noi, anche ieri che siamo passati all’azione, ci abbiamo messo circa 4 ore, fate voi. Con il caos generale, le pentole sul fuoco, la bolla d'aria perché stessero dritti, tieni qui, il vicinato che metteva dentro la testa per salutare, anche il cane Polli, che ha potuto fermarsi pochi secondi perché abbiamo seriamente temuto si mangiasse i tasselli. Il tutto, appunto, cercando di non bruciare il pranzo e di stare dietro a Fabullo.

Chissà se una famiglia più razionale affronterebbe il tutto in maniera più organizzata e quindi starebbe meglio; oppure, al contrario, l’essere più centrati farebbe sì che certe percezioni del presente e del futuro fossero ancora più chiare, complicando il tutto.

Diciamo che il problema non si pone, noi cerchiamo di percepire il meno possibile: che sia per scelta o per incapacità di fare altro, chi lo sa, fatto sta che qui il pasticcio è sempre totale ed assoluto.

Per esempio, con Fabullo la situazione cibo sta di nuovo precipitando: non siamo ancora al latte in siringa, ma insomma, ci stiamo pericolosamente avvicinando. Speriamo che l’anti micotico faccia di nuovo effetto.

Sabato pomeriggio abbiamo fatto un lungo confronto con la logopedista, pensandole tutte, e la logopedista ha sentito anche un otorino che si occupa proprio di problemi della bocca: chissà se era stato merito dell’anti micotico, e chissà se ha funzionato in quanto tale, o solo come effetto barriera; e barriera a che? Perché di lesioni vere non se ne vedono, forse c’è un ipersensibilità, forse legata ai farmaci. Insomma, forse non è vero che pensiamo poco, visto che il sedersi a tavola un pochino meno nel panico è già una storia passata.

Buona giornata.

Angela