venerdì 7 settembre 2018

Che ci pensi la Luna.

Grazie a tutti voi, detto sempre con il cuore, per gli auguri e i consigli, di cui faremo tesoro per parlarne con la pediatra.
Ieri è stata durissima ma produttiva, nel senso che Fabu ha mangiato: non chissà quanto, ma volentieri, una situazione ottima rispetto agli ultimi tempi. Giornata durissima per la stanchezza, e la tristezza immensa, ma proprio immensa, senza fondo, senza appigli, fitta e  senza speranza come la pioggia che è caduta tutto il tempo.
Ieri abbiamo chiesto tregua alle altissime sfere e al resto del creato: non abbiamo portato Fabu a terapia, non abbiamo ancora mandato tutto il materiale alla pediatra avvisandola  e scusandoci; abbiamo veramente fatto quelli che guardavano la marea, aspettando che si ritiri, anche se non siamo pescatori della Bretagna e non abbiamo potuto sederci sugli scogli: diciamo che ne abbiamo seguito la lezione, di quei pescatori lì. E quindi, nel frattempo, però, abbiamo aggiustato le vele: ed è stato faticoso. Perché abbiamo fatto la massima attenzione a dare i gastroprotettori a intervalli perfetti tra un pasto e l'altro, abbiamo organizzato in modo che non avesse paura a mangiare, visto che sembrava motivato e, probabilmente, senza dolore: quindi gli abbiamo dato poco ma di tutto, rispettando le sue richieste, e quindi sul tavolo c’era la qualunque e abbiamo preparato pasta riso minestra uovo (ringraziando la gallina qui dietro che l’ha offerto di giornata!), senza torturarlo, perché comunque andava bene, abbiamo comunque tamponato con l’integratore per non fare il conto delle calorie; e in più abbiamo fatto quelli che se la contavano, che ridevano, allo stesso tempo senza proporgli troppi giochi, che poi non va mai bene niente e fa il capriccioso, insomma, appunto, come se niente fosse.
Ed è andata decisamente bene per le nostre medie e ci siamo goduti l’attimo. Il vantaggio dei giorni così è che manca il tempo per piangere, non esiste: sono attimi non creati, quelli per il pianto, perché non esiste tregua.
Ovviamente il  pensiero che non si ferma è dove stia la gabola: perché la famosa situazione neurologica complessa era complessa anche ieri; e l’unica variazione è stata quella dei farmaci, che agiscono su un sintomo che neurologico non è, evidentemente il mal di stomaco. Secondo il referto, i farmaci danno beneficio non è chiaro perché: quando non funzionano più, si valuta la peg, che dovrebbe essere l’alternativa all’impossibilità di mangiare, non ad un dolore che dovrebbe essere individuato. Poi è ovvio che un medico non possa scrivere di lasciar morire di fame un paziente; e che si può anche dire che abbiamo individuato un dolore, che però in quello specifico caso non si sa come curare, e quindi cerco delle soluzioni per non farlo morire: poi magari si fanno delle valutazioni etiche, ma andiamo oltre.
Ma in questo specifico caso, non si è andati a fondo sulla causa; non si è preso atto del fatto che la variazione sui farmaci abbia dato effetto immediato.
E va bene, chìssene, ma vuol anche dire che se i farmaci smettono di funzionare siamo al punto di partenza.
Insomma, permettete di dire ad una Madre Isterica (e anche Ignorante, perché quello è il passo successivo) che c’è stata poca chiarezza e troppi giri di frittata continui. Avrei preferito che: non riusciamo a fargli la gastroscopia perché il tempo d’attesa è sei mesi e gli esami non sono quelli dell’urgenza assoluta, anche se siete in difficoltà, inseriamolo in lista d’attesa per non perdere il giro e arrivare a capire; poi se i farmaci continuano a funzionare si valuta, magari gli risparmiamo un’anestesia, un trauma, e un ricovero.
E non così, che veramente fà che duri, perché altrimenti non abbiamo appigli, altro che scogli su cui sedersi.
Forse potrei imparare a fumare  la pipa e a giocare agli agliossi, proprio come il pescatore che aspetta, con la certezza che la marea passa, lo dice la Luna. Forse il trucco sta lì, il problema è che non mi calo nel personaggio: potrei cominciare mettendo un berretto in testa e allenandomi a far su le cime in senso orario. E a quel punto comincerebbero le certezze.
Mammasantissima, dice LA PAOLA, riflettendo sulla tardoccaggine.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Paola ha detto...

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FORZA AIMOOOOOOOOOOOOO
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FORZA ANGELAAAAA
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spero spero spero spero e prego per un fine settimana che vi faccia tirare un po' il fiato....
DAI FABUUUUUUUUUUUUU
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
BUON FINE SETTIMANA BLOG!!!
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Anonimo ha detto...

Ho letto tutto di un fiato i post
di quest'ultimo periodo.......
Non ho parole.Non so che dire..........
Ma porca miseria.............
Mah!
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Forza Grande DONNA!
Forza fam. Aimo.!!!!!!
FORZA FABIO, FORZA!

Nonna Roby ha detto...

Continuiamo ad incrociare e mandare pensieri positivi a questa famiglia coraggiosa e molto provata!!! XXXXXXXXXXXXXXX
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Che il gastroprotettore faccia il suo lavoro XXXXXXXXXXXX
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Bacetti e ganascino al nostro prussot e un abbraccio alla famiglia.