martedì 11 settembre 2018

Perché guardavo gli ippocastani.

Bòn, la Michi è sempre più convinta del fatto che l’eredità genetica della Toscana sia inappellabile: l’aria di Dante e compagnia si respira e lascia il segno. Vedi, sono più furbi loro ad allungare l’estate, non c'è niente da fare.
Vabbè, Michi, però poi, ad esempio tu fai un sacco di giorni a Carnevale, perché stai ad Ivrea. Che c’entra? L’estate è meglio, e comunque cominciamo ad andare a scuola dopo, che poi in corso d’opera qualcosa succede e si può stare a casa di più.
E poi diciamo che i giovani vivono in un loro mondo virtuale, altroché: qui mi pare che la filosofia all’italiana sia chiaramente percepita.
Tocca parlar di scuola, e, egoisticamente, parliamone solo dal punto di vista delle Madri Isteriche, dall’asilo all’università, che in questi giorni ci si confronta con le mamme della Onlus ma anche con la ragazza adulta che l’avevano portata in gita sul campanile di Giotto.
Niente lagne, solo presa d’atto di fatti concreti da parte delle Mamme Isteriche: lo si legge su tutti i giornali che, anche quest'anno, inspiegabilmente e inaspettatamente, la scuola è cominciata  a settembre, chi l’avrebbe mai detto, era impensabile che il sistema fosse pronto.
Pare che sia nera per tutti: e allora immaginatevi quanto è cupa per gli Studenti Privilegiati dalla Scuola Inclusiva: e, ovviamente, parlo degli handicappati, perché disabili non è la parola giusta.
A noi professionisti hanno insegnato come prima cosa che la disabilità è la difficoltà nel compiere le funzioni data dallo specifico deficit, mentre l’handicap prevede lo svantaggio sociale, l’impossibilità per il disabile di fare perché manca il supporto sociale (architettonico assistenziale sanitario didattico, tutto senza virgole, alla Silone, perché rende meglio). Quindi direi di non farla tanto lunga  e di parlare di handicappati. Senza farla, appunto, troppo lunga, provate a chiedere loro se nella scuola inclusiva il bagno è accessibile: ma chiedetelo bene: non basta sapere che non ci sono i gradini; provate a capire se c’è qualcuno che li aiuta: perché altrimenti, a tutti gli effetti, il bagno accessibile non è.
Quindi: la situazione è tetra, pare più tetra che mai, perché ci sono sempre più buchi di personale a tutti i livelli, dai dirigenti in poi. Stupore, da parte delle Madri Isteriche, pari a zero. Perché è ovvio che, per esempio, se negli ultimi 5 (anche 10 abbondanti, ma fermiamoci a 5) anni non sono state portate le procedure per nominare nuovi dirigenti scolastici, oggi non li abbiamo. Lo capisco perfino io che di matematica, e quindi di statistica, e precisione dati, faccio fatica dopo seiperottoquarantotto.
Più in generale, direi che sia ovvio, che se negli ultimi tanti anni sulla scuola non si è investito nulla, limitandosi a cambiare legge rispetto a chi ha preceduto giusto per dire che si è innovatori, ecco, è appunto ovvio che niente si raccoglie.
Per cui gli insegnanti sono sottopagati e demotivati, quelli che lavorano seriamente perché ci credono si trovano in una palude pietosa senza appigli: ben che vada, se non finiscono a novembre  a 100 km da casa, si trovano a lavorare anche per i colleghi nullafacenti, ovviamente pagati come loro, o di più, e, sempre ovviamente, inamovibili, siccome immobili. Per cui non c’è nessuna verifica sulle effettive competenze didattiche, e quindi sulla qualità di ciò che viene offerto ai ragazzi: che poi, non ve lo volevo dire, sarebbero quelli che devono decidere se in vita loro vogliono prendere a sprangate chi sta loro poco simpatico.
Ecco, dato l’investimento fatto, direi che del ricavato attuale ci sia poco da stupirsi.
Il tutto si amplifica quando le richieste dovrebbero essere ancora più specialistiche, come nel caso degli Insegnanti di Sostegno: perché sarebbe meglio davvero dire le cose fino in fondo, guardare la luna e non il dito.
Succede così: che si tappano le falle in emergenza. Vuol dire che c’è tutto il balletto delle graduatorie su e giù, qui e là, e, prima di Natale i posti verranno coperti. Per cui poi: Signora, è contenta che finalmente siamo a posto? La Madre Isterica dice no. Ma chiaro, è Isterica, mai contenta.
Solo che, alla fine, sul sostegno arriva chi non ha trovato posto altrove. Se si è fortunati, è una brava persona che lavora sperando di finire meglio l’anno prossimo, ma intanto non lo dice e si impegna: perché vi assicuro che capitano anche quelli che dicono subito Guardi cosa mi è capitato, io che dovrei insegnare Kant alle menti eccelse e invece sono qui con uno che sbava. Le Madri Isteriche chinano la testa.
Ecco, fa che arrivi almeno una brava persona: valutiamo poi davvero cosa possa fare. Magari essere gentile, far passare del tempo felice all’handicappato. Però difficile vedere la differenza tra la professionalità della scuola e la buona volontà della bocciofila.
Allora, invece di dire poi che è tutto a posto quando i buchi sono tappati, dicendo inoltre che le Madri Isteriche devono essere soddisfatte, pronunciamo la Verità Spietata, quella che poi fa sì che, in caso di necessità (per altro costante) capiti ad esempio che una scartoffia finisca per caso in fondo al mucchio: per caso, neh?, non perché la Mamma Isterica si sia permessa di dirla tutta.
Seguite il mio crudele ragionamento: la Scuola Inclusiva si basa sulla legge scolastica più bella del mondo: ed è verissimo.
Poi: il sistema universitario non ha prodotto gli specialisti preposti, e, se li ha prodotti, per un farraginoso meccanismo di graduatorie non vengono assunti. E anche questo è verissimo, perché i numeri sono numeri: gli Insegnanti di Sostegno non ci sono.
Passo successivo: i buchi (non tutti, per carità, ma in larga percentuale, perché i numeri sono sempre numeri),  vengono tappati da professionisti che, per vari motivi (personali, anzianità, burocrazia, graduatorie), non possono accedere al sistema dell’insegnamento “normale”.
Ma allora: se non possono accedere a quel sistema, possiamo dire, a tutti gli effetti, che sono gli scarti di quel medesimo sistema.
Per cui: la Scuola Inclusiva è, non sulla carta ma nella pratica quotidiana, una realtà basata sugli scarti. Quindi diventa dura convincere le Madri Isteriche che ci vuole solo pazienza e poi tutto va bene.
Ditemi che il sillogismo non funziona perché alle lezioni di Aristotele io guardavo gli ippocastani sul Lungo Dora. Ditemi che sono io che non ho capito niente.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

Luana ha detto...

Concordo in pieno sugli scarti. Analisi perfetta. Anche da noi è così. Ugualissimo.
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Forza Fabio!

Anonimo ha detto...

.......Ma a Fabio com è andato il promo giorno di scuola?
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mammadoni ha detto...

Angela amaramente eccellente come sempre.
Forza Fabullo
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BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Paola ha detto...

Purtroppo hai ragione in tutto in tuttissimo e lo dici in maniera talmente perfetta e chiara che sale uno sciopon...
E questo e' un altro motivo, se non il principale, che lascerà mia figlia "lontano" da me"
Solo 2 anni che insegna fuori dall'Italia e gia' sintetizza con una faccia sconsolata.... e' un altro mondo... la parola "meritocrazia" qui esiste ancora ed e' bellisimo vederla applicata
Quando termini un "lavoro", un qualunque tipo di lavoro eh, se hai lavorato bene ti viene automaticamente rilasciata una lettera di referenze... che si potrà presentare al momento della ricerca di una nuova occupazione (se ti presenti per una nuova occupazione e non hai referenze ma dichiari di aver già lavorato.... fan 2+2... e ciaooo)
Io quando ho letto la lettera di referenze rilasciata dal St Paul a Giulia al termine del suo anno di lavoro... ho quasi pianto... per quello che c'era scritto certo ma soprattutto perche' non avevo, praticamente, mai visto una lettera di referenzeeeee... son stata tentata di incorniciarla insieme alla laurea!!!

La guerra di certe famiglie non conosce tregue, armistizi, trattati di pace.... mamma miaaaaaaa e' un combattere ogni giorno e fino allo stremo
Un abbraccio enorme a tutte le Mamme Isteriche
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FORZAAIMOOOOOOOOOOOOOO
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FORZAFABULLOOOOOOOOOOO
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EFORZAMAMMEISTERICHE
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Nonna Roby ha detto...

Che pena e che rabbia leggere quanto scrive Angela!!! Non si può e forse non si deve neanche paragonare a quanto scrive Paola... altra mentalità e altri cervelli. Quando le cose cambieranno nella nostra italietta? Non si sa ma si spera sempre!
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per Fabullo XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX e per la famiglia!
Un abbraccio e ganascino al giovanotto.