Sempre qui.

Non siamo andati a casa, perché fino a ieri pomeriggio è andato tutto male.

Perché alle 15 Fabu non aveva ancora mangiato e bevuto niente di niente. Così sono partiti con prendi le vene, idratiamo, facciamo gli esami, capiamo, però state qua, piuttosto lo infiliamo in gastroscopia d'urgenza in settimana.

Fabu furioso, con il sondino e il braccio bloccato.

Io volevo morire, ma alla fine, forse, si sarebbe capito qualcosa.

E poi è andato tutto peggio: perché hanno fatto 3 buchi in un braccio e uno in un piede, sono riusciti a prendere un po' di sangue e il resto è coagulato e non è stato possibile mettere una cannula perché era troppo asciutto e le vene non tenevano.

Allora chiamiamo l'anestesista che ci provi lui.

E poi? E poi l'anestesista non poteva. Intanto abbiamo tolto il sondino e liberato il braccio. Gli esami non erano troppo penosi. E quindi non facciamo niente, però leggiamo l'impendenzometria velocemente, ripartiamo con i gastroprotettori in dose doppia e chiamiamo la dietologa per questa fase di urgenza. Ma che dietologa, che tanto non apre la bocca? Volevo fare una strage. Giuro. Perché poi finisce a tarallucci e vino, tutto questo disagio senza arrivare a niente.

E poi? Poi ieri sera Fabu ha mangiato la zuppa d'orzo, giuro, non succedeva da fine marzo. E l'unica spiegazione è che io merito sia della dose doppia di farmaci.

E quindi fa che oggi ci siano delle risposte chiare e definitive e tutto funzioni, e non arrivi la dietologa a menarla sulla masticazione e la deglutizione, o se la mena che poi ci risponda sul perché ha mangiato la zuppa d'orzo ieri sera quando un'ora prima nemmeno lo jogurt sotto tortura. E che l'impendenzometria dica qualcosa, e che tutto vada meglio e andiamo a casa nostra.

E basta.

Buona giornata.

Angela