Non per scendere nei dettagli.

Vi ricordate il pezzo nuovo dello standing, eh? Quello che abbiamo aspettato un’eternità? Che poi è arrivato sbagliato e  ce l’hanno modificato? Eh? Vi ricordate?

Ecco, ieri si è rotto. Non sto a farla lunga, ma si è rotto perché è stato rivettato male e la stoffa della cinghia è scivolata via dalle vitine. Fabu non è caduto perché c’è l’altra cinghia sopra; diciamo che poteva farsi un po’ male e non è successo, perché a scuola non lo perdono di vista e, quando hanno visto che le gambine si piegavano, le maestre hanno capito subito cosa stava capitando.

Per cui, ieri sera, Paulo Aimo Senza Parole le ha trovate per spiegarmi per bene perché era successo tutto ciò: nella fattispecie, con quale parte anatomica era stato fatto il lavoro. Che meno male che abbiamo Boog che mantiene la dignità zèn e che rimarrà allibito e basta; perché invece le mie amiche so già che si produrranno in una serie di commenti da signore, come ho fatto io e come quelli che avevano scritti in fronte anche le maestre, a caratteri luminescenti.

Per cui, siamo di nuovo senza standing. Siccome siamo in un periodo di tutti più buoni, dico che alla fine si perde “solo” 4 giorni di statica: oggi e domani, perché venerdì andiamo alla scuola dei grandi; e due giorni della prossima settimana, e poi vacanza comunque. Ovviamente, ammesso e non concesso che la Befana ci porti il tutto sistemato.

Stamattina si trotta e galoppa perché andiamo a fare i prelievi: per cui servono vari incroci: ad esempio perché posteggiamo al primo colpo e non dobbiamo camminare su per le salite dell’ospedale con il vento che scende sempre dalla valle. E perché fili tutto liscio al primo colpo, prendi la vena e dacci sangue. Ma neanche il Conte Dracula, mia cara, dice LA PAOLA con gli occhi sbarrati. Basta che funzioni, dico io.

E poi un altro incrocio, e anche un abbraccio, e tanti pensieri,  per la Michaela. Che è una grandissima, ma i pensieri buoni fanno sempre bene.

Buona giornata.

Angela