Il fine settimana a casa.

Ieri è andata meglio: per quanto difficile, tra l’isterismo, i farmaci, le urla, è comunque andata meglio di giovedì. Del come e del perché non si sa, ma non importa. Pur di essere un pochino in meno in difficoltà va bene tutto. I poetici direbbero cogli l’attimo; io, dotata della poesia di un colapasta, dico che va bene così e oggi si vedrà.

Così siamo riusciti ad andare in fisio, infilandoci con difficoltà sulla stilo, ma è andata in qualche modo. Fabu era contento di uscire un po’. Così l’hanno mobilizzato bene, fatto vibra, è arrivata a vedere altri bambini la nostra amica che deve occuparsi dello standing e così ci siamo messe d’accordo che ci vediamo lunedì: almeno lo proviamo e lo scegliamo e cominciamo a mandare avanti questa cosa, che poi dobbiamo affrontare lo scoglio delle prescrizioni. E, quando faremo la fasciotomia, non possiamo permetterci di non stare in piedi, butteremmo via tutto. Insomma, noi proviamoci ad andare lunedì. Poi abbiamo portato il pc alla logopedista.

Oggi  siamo tutti a casa e ne approfittiamo per fare stare Fabullo in giardino, per fare i giri in farmacia per le scorte, la Michi è tutta presa con tutte le sue lingue, c’è anche la remota possibilità che disfiamo le valigie dell’ospedale.

Buona giornata.

Angela