Ieri ce l’abbiamo fatta a far trascorrere a Fabullo una
giornata senza spaventi e impicci: era contento perché c’era Paulo Aimo
Papà a casa, una bella novità. E proseguiamo
con la linea del non prendere impegni di nessun tipo oltre ai quelli comandatissimi,
già comunque ridotti al minimo, come la fisio oggi.
Per cui ha dormito quando e quanto è stato necessario, l’abbiamo
portato a far commissioni in ferramenta, senza aria condizionata a palla e in
un posto che a lui piace, in quanto maschio con la mente meccanica,
abbiamo giocato tutte le volte che ci
riusciva: a leggere i libri degli animali, perché adesso sono di moda quelli, e
a colorare. Solo che comincia tutto lanciato, poi gli chiediamo qualcosa perché
non abbiamo capito, e arriva la crisi, allora aspettiamo e ripartiamo, il tutto
per mille volte ancora.
La pena infinita, ecco. Perché i momenti di benessere senza crisi sono
proprio brevi: brevi ma brillantissimi, questo sì, con delle risposte
incredibili. Però, appunto, tanto brevi.
Comunque, appunto, prendiamo atto del fatto che esistono gli
attimi da cogliere, e ieri, tutti quanti a casa e senza che sia capitato nessun
disastro, e senza aver avuto nessun obbligo da assolvere, ci siamo riposati e
passato l’aspirapolvere sul divano, compito concettuale che richiedeva tutta
una serie di confluenze cosmiche per potersi realizzare.
Insomma, per una volta è quasi bello non avere niente da
raccontare, io leggo Publio Aurelio Stazio investigatore in quel dell’antica
Roma.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
e sempre forzaaaaaaaaaaaaaaa Aimo
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Forza ragazzi!!!
Forza Fabullo!!!
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Niente da raccontare vuol dire tutto nella norma, tutto bene!!!
Incrociamo perché queste benedette crisi… la smettano di dare fastidio. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Un abbraccio
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