Si sa che siamo noiosi, ma è andata bene.

Ieri abbiamo fatto la prova delle tre ore e non è mica andata male: per carità, era stanco, ovviamente. Ma pensando a com’era solo un mese fa, senza comunque fare nulla, è una stanchezza bella giustificata; e comunque, ieri sera non era poi così stravolto, ha mangiato tranquillo, non ha nemmeno voluto dormire prima di cena.

Le solite due crisi motorie, che venga loro un accidenti, alle crisi dico.

È stato anche tutto trullo perché le terapiste si stanno organizzando per la scuola, facendo la scommessa che quest’anno ce la faremo a frequentare, che andrò tutto bene. Quindi l’hanno fatto colorare per studiare le matite giuste e a lui piace da morire: ovviamente perché è un esercizio che ci fa comodo, perché lavora sull’allineamento del tronco e l’appoggio del braccio sinistro, l’obbiettivo dei terapisti è quello. Però lui è proprio contento: è sempre felice di tutto ciò che sembra davvero un gioco, che non è solo piazzarlo lì a leggere mentre noi facciamo altro. E lo sappiamo eccome, ed è una delle cose sempre più tristi da pensare. Solo che, davvero, l’occuparsi di lui nelle attività, come dire, obbligate”, cioè mangiare, lavarsi, vestirsi, bagno, farmaci, il tutto ripetuto più volte al giorno, occupa circa dieci ore al giorno di una persona. E poi è fatta: nel senso che quel cibo deve essere comprato e preparato, i vestiti devono essere lavati ed asciugati… e l’assistenza alle attività di gioco, oltre tutto difficili e magari frustranti, da pensare sempre bene, è già un bel problema.

Sicuramente per il solito discorso che siamo negativi, disorganizzati, incapaci di cogliere le singole bellezze, eccetera eccetera. Vabbè.

Intanto, appunto, ieri è stata una giornata positiva; e oggi, invece, è il giorno del riposo, perché va tutto bene, ma ci vuole eccome.

Buona giornata.

Angela