Un pezzo è fatto.

Radiografie fatte: adesso aspettiamo il referto e poi il parere dell’ortopedico. Ieri il radiologo me le ha già fatte vedere e, sinceramente, l’anca sinistra mi è sembrata più dislocata rispetto allo scorso anno.

E vabbè. Sentiremo, appunto, il neuro ortopedico: sicuramente Fabu non ha male; non so quale sia il limite per cui si sceglie di aspettare ad intervenire, ne parleremo. Il dottore è, sicuramente e per fortuna, e per questo lo abbiamo scelto, un non interventista: nel senso che procede con il bisturi quando è proprio necessario. Più che altro perché la correzione ossea è davvero un delirio, per la lunghezza del lavoro in sé, il dolore, i tempi di immobilità dopo. Si rompono degli equilibri importanti: per cui, appunto, con calma.

Facciamo che non ci pensiamo oggi, giochiamo ad aggirare i macigni, sport in cui siamo bravissimi, roba da primato olimpico.

La Michi è tornata con degli ulteriori compiti ma trulla: quest’anno iniziano ancora più materie in lingua, ieri geografia in spagnolo, e questa cosa le è molto piaciuta. Io, però, la capitale della Macedonia non la so, possono chiedermela anche in ugro-finnico che è uguale: così abbiamo aperto l’atlante.

Comunque: poi siamo tornati dagli rx, con Fabullo che in sala d’attesa ha fatto ammattire, finchè poi ha capito che non capitava niente di drammatico. Per cui a casa se n’è andato a fare un riposino e si è perso l’incursione del Pargolo Scienziato con cane Polli: la quale è assai offesa, perché in questi giorni ha la scodella perché non deve togliersi dei punti. E quindi è complicato far arrivare il muso dove vuole lei e ha un’espressione un pochino derelitta; e poi non riesce a far andare le orecchie per prendere il volo, ma è questione di poco, gliel’abbiamo detto.

Oggi andiamo a fare terapia a mezzogiorno: così colazione lunga, poi spuntino al ritorno e riposo. E dovrebbe funzionare tutto. Perché andiamo molto meglio ma i tempi vanno sempre pensati bene.

Buona giornata.

Angela