mercoledì 21 dicembre 2016

Storie di ordinaria isteria.



Mi sono dimenticata di raccontarvene una: che venerdì sera alle sei e mezza ci ha telefonato la dottoressa dell’asl per le prescrizioni. E ci ha detto che le stava facendo: erano rimaste sotto al mucchio, la segretaria non le aveva tirate fuori, e di su e di giù, insomma si erano dimenticate.
Adesso ve le faccio e poi organizzatevi con la segretaria per il ritiro. La quale segretaria normalmente le manda lei all’ufficio protesi: per cui sono due giorni che cerchiamo di parlarle senza riuscirci. O nessuno risponde al telefono, o è sempre occupato. E abbiamo praticamente le ore contate perché poi arriva la pausa natalizia e addio.
Non solo: il seggiolino del bagno è quello che ha un importatore italiano, solo quello, che ci mette un’eternità e quindi prima abbiamo la prescrizione e prima viene ordinato. Però il collaudo sarà un proforma, basta che ci siano tutti i pezzi interi, sostanzialmente. Diverso per il girello, che sicuramente dovrà essere visto bene.
E venerdì la dottoressa ha chiamato anche la terapista Ceci per darci appuntamento per il 20 gennaio con il tecnico per cominciare a parlare di carrozzina: e quindi quella sarebbe un’ottima occasione per consegnare il girello e collaudarlo. Ammesso che però riusciamo ad avere le prescrizioni autorizzate e il tecnico abbia il girello pronto tra le mani. E noi non riusciamo ad avere questi benedetti fogli, oppure a sapere se sono in ufficio protesi. O mammasanta. Oggi ripartiamo con il telefono in maniera ossessiva. D’altra parte Signora, non è mica una tragedia, è lei che carica tutto di troppa importanza, che si attacca a queste cose. Sa perché? Perché non ha nient’altro da fare, ha deciso di occuparsi di suo figlio a tempo pieno e così non è impegnata in altri pensieri.
Guardate che non sto esagerando o facendo la rimba, per una volta, questi sono gli approcci normalmente attuati nei confronti delle madri dei bambini speciali, per essere gentili, o non proprio fortunati, per essere più concreti; altrimenti dette caregiver, anche se io preferirei dire Badanti Per Forza, solo che i termini che rendono meglio non piacciono, ma solo perché evidenziano che le suddette badanti sono delle esaurite che la fanno lunga.
Solo per questa volta non fai la rimba, mia cara, dice LA PAOLA? Eh sì.
Qui si prosegue: Paulo Aimo Pieno di Salute è in simbiosi con l’areosol; Fabullo regge; oggi è il nostro giorno infrasettimanale di controllo pidocchi. Insomma, una storia romantica. Lunedì ha dato una spruzzata di neve che poi è finita, per fortuna; ma ieri ha piovuto di quel tanto che, in tutti i giri di spostamento, ancora un po’ ci volevano le pinne.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Paola ha detto...

Forza AIMO tutti!!!!!
Pinne anche qui ma oggi sole e spero che i raggi di sole possano arrivare anche in quel di ORIO
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FORZAFABULLO
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Buona giornata a tutti

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Luana ha detto...

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Forza Aimo!!
Forza Fabio!!
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Nonna Roby ha detto...

Con tutte le grane che ci sono, anche i pidocchi ci vogliono, perbacco…
Papà Paolo starà presto bene, spero, l’aerosol a quanto sento è un toccasana per queste forme. Incrociamo per tutto XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXX con pensieri positivi e un abbraccio.