Si è perso le cavallette.

Grazie a Luana che ci ha dato sue notizie: eravamo tranquilli perché, si sa, le brutte notizie viaggiano sempre. Ma il vedere che il telefono era sempre inattivo mi lasciava un po’ lì, per fortuna la spiegazione era semplice. E le auguriamo buon proseguimento e la abbracciamo, sapendo che in questi casi ci si sente eccome fortunati: ma, allo stesso tempo, indubbiamente, ombre si allungano sulla fragilità della nostra vita, sulla voglia di rilassarsi e riposare, e di viaggiare, di conoscere posti nuovi, di insegnare ai propri figli ad aprire la propria mente. Insomma, esattamente gli obbiettivi della strategia del terrore.

Da queste parti non abbiamo delle buone novità da raccontarvi, ahimè: il fine settimana è stato davvero assai penoso. Sabato, chissà perché, le crisi sono state una valanga, brutte e violente. Domenica, per fortuna, siamo tornati sui nostri soliti ritmi: che non è che siano brillanti, ma fossimo andati avanti come il giorno prima ci toccava andarcene ad occupare la suite imperiale dell’ospedale. Per cui, sostanzialmente, i tempi di Fabullo sono stati scanditi tra il letto per riposare per tempi lunghi, e il tavolo, per cercare di farlo mangiare quando non vuole proprio. Preferisco non esporre nessuna opinione sul significato dell’esistenza, che vorrei mai che poi Quelli che Sanno mi dicano che, in queste condizioni, ovviamente non posso essere lucida nell’esporre eventuali perplessità su come venga gestito il mondo dei disabili.

Fabullo si è perso anche gli attimi divertenti: per esempio il ritrovamento sull’ibisco di una cavalletta dalle dimensioni di piaga biblica, spaventosa, contornata da altre più piccine, che però chiamale piccine, che si stavano ovviamente mangiando tutto quanto. Così c’è stata riunione di vicinato, con ciascuno che diceva la sua. Ovviamente è stato chiamato in consulenza il Pargolo Scienziato della PAOLA. Ovviamente le cavallette gli sono state consegnate in eleganti barattoli, basta che te le porti via. Ovviamente poi è arrivata anche LA PAOLA  a comunicare che ce le avrebbe restituite fritte. E Fabullo dormiva, perché aveva avuto una mega crisi e non riusciva più a tenere gli occhi aperti, e si è perso tutte le risate. E, come ripeto, preferisco tacere le mie opinioni sul senso del godersi la vita.

Oggi andiamo dalla logopedista e, da domani, ricominciamo la fisioterapia: nel tentativo di offrirgli delle buone sensazioni.

Buona giornata.

Angela