mercoledì 9 agosto 2017

Vi faccio sapere.



Avete sentito che ai Mondiali di Atletica c’è un’epidemia di gastroenterite, pare da virus, per cui gli atleti vengono messi in quarantena, cambiano hotel, non partecipano alle finali, eccetera eccetera?
Ecco, noi ci siamo portati avanti. Per cui, se valgono i sillogismi e le leggi sulla reciprocità biunivoca, o come si chiama, adesso mi arriverà la convocazione per i Mondiali, per forza, mi toccherà partire per Londra. Chissà in cosa mi faranno gareggiare.
Oppure partirai per Stoccolma per ritirare il Nobel per la mentecattaggine, mia cara, dice LA PAOLA.
Boiate a parte, ieri ci mancava questa, e speriamo che la faccenda rimanga isolata a me. Lo so che Quelli che Sanno mi  consiglieranno di stare non troppo vicino a Fabullo, meno male che ci sono loro a essere saggi. Peccato che non siano qui ad alzarlo e a occuparsi di lui ogni minuto.
Ma comunque, c’è anche da ridere. Perché ieri, in una delle crisi di crampi da manicomio, le confluenze cosmiche si sono riunite: per cui Fabullo si è svegliato, ha chiamato per essere alzato, siccome che non è arrivato nessuno si è messo a urlare come un ossesso. Contemporaneamente c’era la faccenda scarpe: non mi ricordo se ve l’ho raccontata. Quando Fabu stava male prima del ricovero si è anche rotto il meccanismo delle scarpine per i tutori: hanno un sistema simile a quello degli scarponi da sci, è riparabile, ma non da un qualunque calzolaio; e a noi le scarpe servono, perché senza cambia l’appoggio da seduto e scivola da tutte le parti; non potevamo aspettare la prescrizione perché voleva dire arrivare circa ad ottobre: per cui sabbiamo chiesto all’ortopedia di acquistarne un paio subito e loro ce le hanno mandate tramite corriere; ma il corriere ha fatto un pasticcio e le scarpe non arrivavano. Per cui Paulo Aimo Pratico Della Cosa ha sbloccato il pasticcio in questione.
Chiusa parentesi mai aperta. Ieri, contemporaneamente, dicevo, telefonava anche Paulo Aimo per dire di andare a recuperare le scarpe, e io non riuscivo a rispondere, e urlavo a Michi ma Michi aveva le cuffie. E tra telefono e urla mie e di Fabullo, chiamava anche la vicina, perché si era rimesso a piovere e avevo gli stendini fuori: ma la vicina è un mito e ha capito al volo che non era cosa e gli stendini li ha messi via lei.
Che poi quando le ho raccontato tutto l’attimo di panico abbiamo riso mezz’ora.
Insomma, un tranquillo pomeriggio di mezza estate.
E vediamo oggi: dopo la pioggia si sta divinamente, speriamo che la tareffaggine se ne vada molto ma molto alla veloce. Fabullo ha pianto per metà della nottata, chissà perché , stiamo a vedere che succede.
Se arriva la convocazione per i Mondiali vi avviso immediatamente.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Non ero a conoscenza dell’epidemia che ha colpito gli atleti a Londra, divertente però la descrizione molto umoristica di Angela: non perdi mai il senso dell’humour nonostante le difficoltà delle tue giornate!!!
Riso lessato e tè al limone come terapia….e poi passerà.
Un abbraccio con tantissimi incroci per tutto XXXXXXXXXXXXXXXX
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Anonimo ha detto...

Forza Fabullo! Forza Angela!
Salvatore A