Finalmente pioggia.

Acqua benedetta: nel senso che, finalmente, sta piovendo anche qui.

Già ieri è andata meglio: siamo riusciti a tenere le finestre aperte fino a mezzogiorno, per cui il pomeriggio è stato decisamente più tollerabile. E ieri sera, addirittura, abbiamo cucinato per cena, fornelli accesi!

E stamattina è proprio pioggia: per fortuna niente di drammatico, il cielo non è nemmeno così scuro, ma sicuramente sta bagnando e riempendo le cisterne dell’acqua, le piantine tirano su la testa: e speriamo anche noi, prima o poi. Ma sicuramente si sta meglio.

Fabullo: bòh. O meglio: è andata come al solito, ma andata. Ieri giornata lunga, ma poi finita: poter aprire le finestre ci ha sicuramente aiutato anche con lui; molte crisi, troppe, ma come al solito: non ai livelli di emergenza, non da ospedale, insomma; come dicevamo ieri: al momento miriamo alla sopravvivenza e non alla qualità della vita, perché sicuramente è molto ma molto infastidito. Non ha mangiato molto, ma qualcosa sì, speriamo che basti per non alterare troppo gli equilibri; soprattutto, speriamo che basti ciò che ha bevuto.

Il tempo di aspettare la nuova terapia di settembre: che, da un lato, non  vediamo l’ora; dall’altro….brrr: potrebbe essere un pasticcio come tutti i farmaci che abbiamo cambiato di recente; oppure, semplicemente, non funzionare. Insomma, il mitico pensiero da non fare; per cui, facciamo andare la giornata e basta, minuto dopo minuto; il trucco, che funziona mica sempre, è pensare solo a quello che si fa nell’esatto istante, e basta. È chiaro che per alcune cose è più semplice: per esempio, far mangiare Fabu non è proprio divertente, per cui bisogna stare attenti a concentrarsi sugli animaletti da attaccare.

Per cui adesso, in questo preciso istante, si sente il rumore del vento, e si pensa a quello: e non è mica una storia da romanticismo puro, sapete? È proprio che non capitava da settimane!!!!!

E poi leggo Morimondo, dove si discende il Po in barca: passano anche da Boog. 

Buona giornata.

Angela