mercoledì 24 gennaio 2018

Solo i risultati.

Coerenza, ci vuole: per cui si è detto che ieri si sarebbe pensato solo al dì di festa, e manteniamo l’intento. (Perdonatemi: sto leggendo L’arte di essere fragili, e giuro che l’uscita leopardiana non era voluta, è passata così. Come quando si pensa a Montalbano e allora uno si fa persuaso che).
Per cui limitiamoci ai dati oggettivi: Fabu qualcosa ha mangiato senza torture. Perché, per il resto, non ci abbiamo capito niente. Non è stato chiaro perché abbia mangiato, ma con la faccia infastidita, come se ci fosse un problema, e mandasse giù qualcosa proprio solo per non vivere d’aria (ma siccome abbiamo visto di peggio, va bene così); perché in altri momenti non abbia voluto nulla, ma sembrasse volere qualcosa di non chiaro.
Diciamo che quelli molto zen potrebbero affermare, senza esitazione, che il problema è che carichiamo il pasto di aspettative e ansia, con conseguente negatività. E io rispondo che c’avranno anche ragione, ma hai voglia  a sederti a tavola a cuor leggero, dopo gli ultimi mesi. E poi noi il corso per diventare zen mica l’abbiamo fatto, e quindi.
Ieri sera guardavamo la cucina dopo cena, e sembrava avessimo dato un ricevimento per 34 persone: e non che fossimo noi 4, con la festa a base di risotto e torrone per dolce. Ma veramente, pur di cogliere l’attimo con Fabullo, abbiamo tirato fuori qualunque cibo, qualunque libro e qualunque gioco. Un'ora per sparecchiare, non scherzo, e Dio salvi la lavastoviglie. Se quelli zen volessero passare di qua a dare una mano, sono sempre i benvenuti.
Ma, giustappunto, guardiamo e pensiamo solo al risultato: ed è andata meglio di mille altre volte.
E i ricchi premi e cotillon per Paulo Aimo Venticinquenne erano già programmati per il prossimo fine settimana comunque, quando siamo tutti a casa e c’è il tempo di fare spesa e cucinare.
Invece abbiamo deciso che domani non lo facciamo uscire per la fisioterapia: che ci vorrebbe, ma ieri ha passato mezz'ora tra tosse e starnuti, chissà cosa ha visto; ed era bello cotto, nel pomeriggio l’ho messo a dormire tre volte, su e giù.
Bisogna essere filosofici: in certe contingenze cosmiche vale la legge del non cercarsi rogne.
Però ieri ho scritto alla cardiologa, giuro: in tutto il 2017 abbiamo saltato il controllo. Le ho spiegato che non ci siamo dimenticati, non abbiamo sottovalutato la necessità, non siamo stati in grado e basta, sinceramente: vedete che Quelli Che Sanno, siccome che, appunto, sanno, hanno ragione quando parlano di Genitori Inadeguati.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Paola ha detto...

Auguri in ritardissimo al mitico Don Paolooooo!!!!!!!!
e super mega iper colossali incroci per tutto
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FORZAFABULLOOOOOOOOOO
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

L’influenza di quest’anno è particolarmente lunga e debilitante, a quanto sento, quindi ci sta che Fabio tossisca e stranutisca ancora.
Speriamo vada meglio nei prossimi giorni.
Oggi compie gli anni, sempre 25, zio Alberto fratello di papà Paolo. Auguri anche a lui, augurissimi!!!
Un abbraccio e bacetti