giovedì 29 novembre 2018

Almeno il limone è coperto.

Luana ha colto come sempre nel segno: situazione non uguale ma sovrapponibile, in quanto la soluzione trovata è la stessa: prendere l’insegnante di sostegno presente e metterlo a fare altro.
In questo caso il problema di partenza nasce dalla mancanza di certificazione che quindi non prevede altre risorse, ma la soluzione trovata dall’organismo scolastico è la stessa: stravolgiamo la definizione di insegnante di sostegno per la classe e non per il singolo e mettiamolo a fare da tappabuchi. E per forza i genitori del ragazzino interessato sono furenti.
Intendiamoci: i dirigenti scolastici sono in una situazione non invidiabile; mille scuole e mille problemi a cui badare, mille responsabilità e, proporzionalmente, zero risorse. Detto tutto questo, essendo comprensivi, e tutto quello che volete, queste soluzioni, mascherate da un’interpretazione della legge, sono un errore e basta: il sostegno per la classe non significa quello, ed è scritto nero su bianco. Il risultato è che nulla funziona: ci rimettono tutti gli alunni, nessuno escluso.
Ieri è stato un giorno da turbine di burocrazia; è arrivato Paulo Aimo ad aiutarmi con Fabu che fa la mezza giornata, per cui in due ore scarse si è proceduto con riordino del più grosso del pasticcio generale, copertura limone e che adesso il gelo faccia come vuole, preparazione torta salata con feta e maggiorana (3 uova, 180 di farina, lievito, olio e latte come per una torta dolce, ma senza zucchero, e poi ci si aggiunge quel che viene in mente di salato) così la cena era fatta. E quindi studio intensivo di questa riforma del terzo settore per capire se noi ci siamo oppure no. Leggendo e rileggendo di tutto mi sembrava di sì, nel senso che abbiamo già tutti i requisiti richiesti. Sicuramente servirà tanto lavoro per formalizzare tutto, e mi viene male: perché è tanto lavoro per noi, che siamo volontari davvero e alle prese con un situazioni che non prevedono le ferie, per intenderci. Per noi la modifica dello statuto prevede la definizione secondo la nuova legge, perché tutti gli altri obblighi sono già enunciati; viene data la possibilità di fare le modifiche, entro il termine prescritto, senza andare dal notaio, proprio per non imporre altre spese alle piccole realtà. E noi ringraziamo di aver fatto tutto bene al tempo, per cui il notaio aveva fatto un lavorone e adesso siamo avanti: detto questo, penso che ci faremo aiutare comunque, perché è giusto che sia tutto perfetto per chi verrà dopo di noi.
E quindi, appunto, ore di studio per capire da chi farci aiutare e arrivare preparati.
E poi sono andata nel panico che volevo piangere: perché ad un certo punto mi è parso di capire che, per iscriversi al nuovo registro, vada dimostrato un patrimonio fisso di 15 mila euro. Ma figuriamoci: ad averli 15 mila euro che stanno lì, vorrebbe dire averne 10 volte tanti che girano e le famiglie avrebbero tutto gratis a disposizione. Non ci potevo credere: fare tutto bene per anni, tutto trasparente, zero rimborsi spese per chiunque (che sono, giustamente, gli elementi sempre più contestati perché coprono altro), tutto rendicontato fino all’ultimo centesimo, tutto lavorando di notte, e poi rimaniamo fuori perché siamo poveri.
Un’ora e mezzo di sconforto in cui abbiamo cenato, con Fabu che ha mangiato la torta salata, meno male.
E poi ripresa delle letture, infilando le robe in lavastoviglie. E poi ho trovato un dossier fatto meglio in cui spiega che i 15 mila euro sono indispensabili per avere la personalità giuridica, che però non è un obbligo; e, anche non avendola, si potrà accedere ai vantaggi fiscali, tra cui il 5 per mille. E quindi abbiamo rialzato la testa e siamo andati a dormire, perché era mezzanotte.
Mammasantissima.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

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Avanti così
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Forza Aimo, Forza Onlus, Forza Fabio!!

BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA
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Nonna Roby ha detto...

Com’è difficile districarsi in mezzo a questi problemi… siete veramente bravissimi!!! Tutti noi incrociamo anche per queste cose: XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX!
Forza, forza alla famiglia Aimo a Fabullo, che gusta volentieri la torta salata di mamma! Forza e pensieri positivi a Miky per i suoi studi! Un abbraccio <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3