mercoledì 14 novembre 2018

Nessun argomento.

Ammettiamo che ogni tanto siamo preoccupati per le nostre risorse umane. Poi ammettiamo anche che ogni tanto siamo ancora più preoccupati, ecco.
Per esempio quando valutiamo la nostra stanchezza e il nostro conseguente mal di testa da infinita fatica: una volta cominciava il venerdì pomeriggio, poi il giovedì. Per esempio, però, ieri eravamo già completamente piatti: si vede dalla nostra lentezza nel fare le cose. Per cui, ad esempio ieri sera, abbiamo potuto dormire solo dopo mezzanotte, quindi poco più di 5 ore, e oggi è solo mercoledì, e prima di strutturare un piano di recupero sonno deve arrivare il fine settimana. Perché non è che le cose si possono rimandare, se Fabullo deve essere lavato e vestito stamattina non lo posso fare domani.
Suvvia signora, è la sensazione di essere sopraffatti che è di tutte le madri di famiglia, dicono Quelli Che Sanno. Che però non devono proprio avvicinarsi alle Madri Isteriche, perché potrebbero non rispondere delle proprie azioni, così fanno vedere di non essere Isteriche solo di nome ma anche di fatto.
E quindi? Quindi niente. Confidiamo, se non per convinzione, per mancanza di altre strategie.
E torniamo al punto di partenza: ci sono giorni in cui siamo preoccupati, e sono tanti; e poi ci sono giorni in cui lo siamo di più. Meno male che sono una rapa in matematica, così non riesco nemmeno ad immaginarlo il diagramma della preoccupazione, sarebbe un’idea poco edificante.
Insomma, scusate la piagaggine, non ho argomenti a mia discolpa.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA!!!
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Nonna Roby ha detto...

La stanchezza è tanta: mese dopo mese, anno dopo anno c’è stato un accumulo di stanchezza e preoccupazioni. L’affetto ed i pensieri positivi di chi vi vuol bene ci sono e ci saranno sempre,
su questo non vi è dubbio!!!
Un abbraccio super a tutti <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
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