lunedì 5 novembre 2018

Non breve, piaga.

Sarò breve, dicono Quelli che dicono cose importanti. Invece io dico: Sarò piaga. Bòn, la sincerità prima di tutto. Ma piaga tanto, Amici avvisati.
Ma facciamola una premessa: solidali con Davide per sempre, ma dimmi te se doveva andare a scuola venerdì, io aderisco a qualunque petizione in sua difesa; l’aver cominciato dopo è mica una giustificazione, uno ci conta più che ciecamente sulla gabola che fa stare a casa comunque, un condono, insomma, non siamo mica uno di quei paesi in cui le regole sono regole, ma dài. Oltretutto: stiamo parlando del periodo scolastico più tetro, quello più lungo, perché si sa che, passato Natale, tutto rotola rapido, una vacanza via l’altra. Quindi, insomma, un po’ di rispetto, tutti con Davide e i Pargoli Fiorentini.
Invece noi abbiamo benedetto il ponte, strabenedetto, perché è stato un pasticcio generale, e l’essere tutti a casa ha semplificato un pochino le cose.
Il ponte è cominciato mercoledì pomeriggio, quando Paulo Aimo Viaggiatore doveva fare mezza giornata e tornare presto, in modo che la sottoscritta potesse fare la spesa, occuparsi di burocrazie varie, cercare di barcamenarsi in casa sommersi dalla biancheria da lavare perché nulla asciuga, insomma, il mitico badantaggio indiretto. Invece Paulo Aimo è rimasto a piedi per la strada, sotto la pioggia battente, perché la macchina si è fermata. Così ha chiamato l’ACI, lo ha aspettato, hanno trafficato per il carico sul carro attrezzi, lo hanno trasportato all’officina più vicina, che ovviamente non è quella dei nostri meccanici, intanto io non potevo muovermi perché c’era Fabu da badare (quando i verbi diventano transitivi), quindi abbiamo anche organizzato un recupero di Paulo Aimo Appiedato, che è quindi arrivato a casa a sera e, sempre quindi, la giornata si è impanata. Insomma, gli scherzetti di Allouìììn sono cominciati al pomeriggio.
Per fortuna c'era il ponte, perché, ovviamente, l’impanamento è stato ad effetto domino e Paulo Aimo Vacanziero è stata una fortuna nell’impiccio totale. I meccanici giovedì erano giustamente chiusi ma non facevano ponte: per cui ci hanno promesso aggiornamenti per venerdì sera. E invece sabato pomeriggio la macchina non l’avevano nemmeno guardata, per cui chi lo sa.
E stamattina l’effetto domino ha già causato un’uscita anticipata prima delle sette, per tornare prima della partenza di Michi, per portare Paulo Aimo Pendolare alla stazione più vicina, persa nel Far West del trasporto locale, che  prevede il passaggio di qualche treno a babbomorto, mentre a Chivasso ce ne sono tutti i momenti. Quindi anche stasera il rientro, con relativo recupero, sarà ritardato rispetto al solito, che non è mai comunque prima delle 19. Un cinematografo, insomma, nella speranza di avere di oggi notizie di questa benedetta macchina.
La verità è che sono cose che a tutti capitano, che fanno parte della vita normale, che i guai sono degli altri, tipo la situazione dei paesi distrutti in questi giorni, con i relativi penosi commenti. Solo che queste cose che a tutti capitano, noi siamo meno facilitati ad affrontarle, perché partiamo già dall’emergenza costante e continua, senza grosse possibilità di movimento, attenti a non aggiungere troppa stanchezza alla stanchezza, sapendo di non poter contare su momenti in cui si scarica il cervello, sapendo che se viene un mal di testa non si può mettersi tranquilli a riposare. E che rabbia, e che immensa tristezza.
Quindi abbiamo benedetto il ponte con tutti in casa, grati in questa pioggia battente di avere una casa bella calda, anche se sommersa dalla biancheria sporca: e qui prosegue il mio essere piaga.
Perché in questo ponte abbiamo visto Fabu malissimo, molto ma molto stanco, molto ma molto triste, e con pochissima voglia di mangiare. Per cui abbiamo tremato. E poi: proprio in questi giorni cadeva il nostro più brutto anniversario, quello in cui tutto è cominciato. E ancora,  che rabbia e che tristezza, però l’avevo detto che sarei stata piaga. Noi l'abbiamo risolta dormendo tutti i minuti possibili, ovviamente a turno, con quello che stava sveglio attentissimo a non pensare. Beati i saggi che sanno come affrontare le cose, beati loro. Deve essere perché sono così saggi e beati che stanno valutando di variare la proposta di  legge per i caregiver, Badanti Per Forza, facendola includere solo chi assiste un ultra ottantenne, oppure fanno le riunioni mensili per l’inclusione di cui sopra, senza chiedersi se esistano i requisiti di base specifici dell’inclusione stessa. Beati loro.
Buona giornata.

3 commenti:

Luana ha detto...

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Forza Fabio!
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e Forza Aimo!.....ce n'è sempre una....
Incrociamo anche per l'auto
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BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
FORZA FABULLO!!!
BUONA GIORNATA A TUTTI!!!
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Nonna Roby ha detto...

Il tempo molto buio e piovoso ha senz’altro pesato sull’umore e sulla salute di Fabio: anche noi adulti non siamo stati e non siamo tuttora allegri! Però quando guardiamo le devastazioni causate dal maltempo ci sentiamo fortunati e benedetti per avere la casa calda (anche se la biancheria asciuga a stento…), l’acqua potabile e qualcosa in dispensa!!!
Speriamo in giorni migliori XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Un abbraccio