Stamattina.

 Ieri l’abbiamo saputo a festeggiamenti inoltrati che era il compleanno della Giulia: e rinnoviamo i nostri auguri e siamo certi che anche Chester sia stato coinvolto nei festeggiamenti!!! Eventualmente , si sarà autocoinvolto, non ho grandi dubbi in proposito.

E’ proprio triste ciò che dice Bubietta, sul fatto che si cerca di mandare aiuti in Emilia affidandosi alle persone conosciute e non sempre alle istituzioni riconosciute: però è vero, ci sembra che sia il modo migliore per aiutare davvero.

E’ triste nei confronti dei terremotati, anche triste nei confronti dei migliaia di volontari che sono lì con le maniche rimboccate a lavorare seriamente per far sopravvivere al quotidiano: ecco la cosa che fa pensare, che davvero c’è chi sta soffrendo e chi si sta impegnando, eppure non riusciamo ad avere grande fiducia nelle parole delle istituzioni, nella destinazione degli aiuti economici, nell’idea che davvero ci sarà un impegno per la ricostruzione, ma anche tra tre mesi e non solo adesso quando gli occhi del mondo sono puntati lì.

E adesso che sono partita faccio fatica a fermarmi, quindi mettetevi comodi, mettete che non lo dica e il mio pensiero recondito mi faccia sviluppare qualche fobia psicosomatica e diventassi più rimba ancora. Assolutamente, i pesi sullo stomaco si tirano fuori. E’ sicuro che l’emergenza non è facile da gestire; e tanto meno la ricostruzione, considerato soprattutto che l’emergenza non sta finendo, visto che la terra continua a tremare. Però mi manda sempre fuori la faccenda che non ci sono soldi e bisogna trovarli eccetera eccetera; però ci sono privilegi intoccabili, stipendi allucinanti che non vengono certamente interessati dalle accise sulla benzina, tanto la benzina non la pagano già.  E poi vengono fatti fuori quelli che davvero lavorano perché qualcosa di importante cambi: in questi giorni ho il dente avvelenato con le dimissioni del colonnello della Finanza che veramente aveva messo in luce tanti di quegli sporchissimi giri che sai quante tende compravamo e quanti condizionatori e, soprattutto, quanti piani di ricostruzione si potevano iniziare.

E torniamo da capo, che alla fine ci fidiamo di più delle singole persone, perché se poi dall’alto funziona così… c’è davvero qualcosa di malato in tutto ciò.

La pianto. LA PAOLA sospira di sollievo.

Oggi è il giorno in cui andiamo di nuovo per lo schienalino, non dico nulla di nulla. In questi giorni stiamo sopravvivendo perché il commesso dell’ortopedia, venerdì, ha posizionato più in alto lo schienalino che abbiamo: non va bene perché rimane scoperta la parte del bacino, è la mitica coperta corta, ma in emergenza ci consente di avere il tronco più fissato in alto e quindi le braccia vanno meglio. E ieri, posizionato così, Fabullo a scuola provava proprio a spingersi, lui doveva andare. Che bravo, e che rabbia perché non riusciamo mai ad avere l’ausilio giusto al momento giusto, sembra sempre di perdere dei treni.

Ellosò che la situazione è quella che è, e Signora bisogna accettarla, non si riempia di aspettative, investa in qualcos’altro. Però quando non facciamo i tre quarti delle cose necessarie “solo” per incapacità o poca voglia mi viene davvero l’orticaria.

Uuuuuuuuhhhhhhhhhhhhh, stamattina.

Buona giornata.

Angela