Ad ascoltare i respiri.

Ieri è passata e  stanotte anche: ed è passata liscia, quindi ci lecchiamo tutte le dita comprese quelle più remote.

Poi non è una novità, ma si scopre che stare ad ascoltare i respiri è più faticoso che scalare i picchi: lo so che non è un paragone romantico, ma da queste parti siamo un po’ montanari!!! Comunque davvero, ieri sera sono andata a dormire che mi sembrava di aver fatto tutto io, almeno per questo emisfero.

In  realtà, non so se è perché volevo sentirlo e me lo sognavo, ma mi sembra che anche il respiro ieri sera fosse più libero: potenza della suggestione o dell’areosol ripetuta con ginnastica con mascherina subito seguente. Invece siamo di nuovo in fase di sciopero della fame totale: però facciamo quelli che non si preoccupano, abbiamo capito che quando ha voglia si rimette a mangiare. Non ci preoccupiamo ma diventiamo matti, quello sì, per fargli comunque ingurgitare dei piatti unici dentro cui mettiamo la qualunque.

Insomma, più passano le ore e più respiriamo meglio anche noi, perché si allontana il rischio dei peggioramenti rapidissimi. E poi magari la pianterà del tutto di tossire e alleluia, che altro dire. Lo so che sta andando liscia, eccome se lo so: è solo che uno ogni tanto non sopporta più niente.

Visto che stamattina la situazione è stabile, Fabu sta con Paulo Aimo, io consegno Michi a Ivrea per la sua giornata cavallina e vado a Orbassano. Giuro che non tiro dritto per il mare perché devo comunque passare qualche montagna e mi sa che trovo pasticcio con la neve!!!!

A proposito di neve, attendiamo le nuove dal nostro consulente americano: mi sembra che le temperature polari siano più a nord di Charlotte.

Buona giornata.

Angela