Ieri sera, dopo una giornata di tosse da strazio, che è anche un pochino un’allitterazione e
alleggerisce il tutto, abbiamo chiamato la dottoressa per una dritta: assodato
che non ci sono emergenze, che la saturazione è sempre perfetta, niente più
febbre, ci ha comunque consigliato di dare un bentelan: una tantum, solo ieri
sera, per interrompere un pochino il circolo vizioso della tosse che si
autoalimenta.
E stanotte è andata decisamente meglio, nervoso come una
biscia per il cortisone, ma la tosse ha dato tregua. E oggi andiamo avanti, che
poi arriva la sera, tornano tutti a casa
e anche Fabullo diventa meno noioso. In fondo mancano solo una decina di
ore, mica di più!!!!!! Il problema di Fabullo così rapa, e grazie a Dio non in
emergenza, è che non si arriva mai da nessuna parte, perché trova sempre
qualche grana per cui stare dietro a lui: non si sparecchia perché intanto
chiede da bere, vai per lavare il bicchiere e vuole andare in bagno, torni dal
bagno e vuole un giornale, vai per riordinare il bagno e vuole un altro
giornale. E così via. Lo so che esistono le guerre, le carestie, i terremoti, e
anche solo, banalmente, il correre in ospedale con il saturimetro attaccato e
invece non capita.
Però, va detto, che io sono una madre isterica che non
sopporta più niente. Secondo me il paragone migliore con questi bambini è il
seguente: avete presente la situazione in cui si ha un lattante in casa, in cui
è sempre tutto per aria e non si finisce di fare mai niente? Ecco, è
meraviglioso, tenero, nonché poetico, soprattutto perché dopo un po’ di mesi
finisce. E invece non finisce mai. Beate le madri sublimi che colgono sempre l’essenza,
il senso profondo, le ragioni e anche le benedizioni in ogni situazione: io non
so bene quando imparerò. Magari bisogna credere in qualcosa attimo per attimo,
anche qualcosa di piccolo, così, per allenarsi a credere: per esempio alla
teiera rossa e alla lavatrice da stendere.
Ti vedo sul pezzo, mia cara, dice LA PAOLA.
Buona giornata.
Angela
4 commenti:
Speriamo che Fabio torni presto a scuola!!!!
Forza Fabio! Forza Angela!!
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Forza Super Fabullo!!!
Forza Famiglia Aimo!!!
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Forza Fabullo che a scuola ti aspettano!!!!!!!!
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Angela, capisco come si arrivi a”dare i numeri” dopo una giornata come quella che hai descritto… Ti sono vicina sempre, non soltanto ora, e vorrei trasmettere forza e coraggio e pensieri positivi con un abbraccio.
Domani andrò a visitare la mostra di Primo Levi a Palazzo Madama: poi vi racconterò. Il vagone non è stato rimosso, è sempre lì, anzi alcune persone hanno portato lumini e fiori per ricordare!!!
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