Venerdì.

Venerdì è sempre una bella parola. Primo perché domani si dorme: fin dopo le sette, con calma, eccetera eccetera. Ma mia cara, ma hai dormito due settimane di seguito, dice LA PAOLA. Fa niente. Il riposo è un lusso assoluto da cogliere sempre.

Poi perché si va alla scuola dei bambini grandi: che ovviamente io mi ero persa, Dio salvi la Maestra che ieri aveva già preparato tutto quanto, girello da spostare per esempio. E’ che mi fanno da assistenti sociali, lo dico io prima della PAOLA, ben conscia della cosa.

Per cui Fabullo sarà il bambino più felice del mondo. Speriamo che sia anche il più bravo del mondo, perché in questi giorni sono arrivate lamentele da ovunque per la sua monellaggine. Scherzi, cose non fatte ridendo per cambiare discorso e facendo finta di non capire, orecchie tappate con le mani per non ascoltare i rimproveri, insomma, amenità di questo genere. Che lo so che ci sta, che va bene tutto, però è somaro perché si perde delle opportunità. Però niente pensieri paludosi, rimaniamo sul Che bello che è venerdì.

E poi ancora: Fabullo se ne va in logopedia con Paulo Aimo Papà; così mamma ha una giornata lunghissima e produttiva davanti a sé: scartoffie; svuotamento della cassapanca perché non ho più idea di che cosa sia entrato lì dentro negli ultimi dieci anni e ci sono troppe cose che non trovo; preparazione della vellutata di zucchine, che le ho pure in casa, incredibile, non sarebbe la prima volta che faccio la vellutata di zucchine  solo con le carote.

Detto tutto questo, che cosa sarà veramente fatto a fine giornata resta un mistero. Spero almeno le scartoffie, perché quelle sono un tantino importanti.

E’ che non ho mai niente da raccontare.

Buona giornata.

Angela