Per tranquillizzare tutti, volevo solo dire che mi sono già
alzata piaga: insomma, lo stato di grazia è finito, si torna alla coerenza
assoluta. Anche se ormai è passata più di un’ora e svariate tazze di thè,
quindi tutto sommato va già meglio.
Ora passata a leggere i giornali e a pensare, tanto per
cambiare: ma meno male che pensiamo, in certe situazioni. E forse non basta
mai. Forse dovremmo pensare sempre a ciò che ci sembra scontato, tipo esprimere
delle opinioni, e invece per qualcuno non lo è affatto.
E lo so adesso mi impantano in una di quelle robe che poi
tanto non riesco a spiegarmi, ma tanto ci provo lo stesso. Per dire che davanti
all’orrore non ci sono parole, e basta. Però anche per dire che dobbiamo
ricordarcelo che le nostre conquiste quotidiane, tipo il dire in maniera civile
ciò che pensiamo, non possono mai passare in secondo piano. E lo so che è il
blog di Fabullo, ma proprio per quello: perché l’aggressione ai nostri
pensieri, a tutti i livelli, è quotidiana, anche se ovviamente non arriva a
quell’estremismo lì, che non ha colore religione o idea, ma che è disumano e
basta. E forse le piccole aggressioni, che lasciamo perdere, per stanchezza, ne
innescano delle altre che portano ai fallimenti del vivere insieme.
Ed ecco cosa volevo
dire: penso per esempio a tutte le volte che lasciamo perdere noi, o che
addirittura ci convinciamo che sia meglio stare zitti, perché se ci sono così
tanti ostacoli vuol dire che è la nostra idea quella sbagliata.
Per esempio: io, mamma di un bambino disabile, vedo che la
carrozzina non va più bene, è già piccola; ma non l’avevamo mai sistemata, da
quando ce l’abbiamo. Ed è tutto tanto difficile, tutto rema contro, e lascio
perdere, almeno fino all’urgenza assoluta. Lascio perdere un pochino per
esaurimento delle energie, e un pochino perché comincio a dare per scontato che
forse sono io quella che sbaglia, perché è ovvio che se tutto mi rema contro è perché
è la mia opinione quella sbagliata. E allora lascio perdere, c’è chi si impone
e chi è più forte di me, e smetto di dire quello che mi sembra giusto, lascio
che qualcuno, a suo modo, mi uccida.
Andiamo pure avanti, l’ho detto che marca male. Sempre io
mamma di un disabile adulto lo infilo in un istituto, perché non ce la faccio
più, per tanti motivi. So che è bravo, intelligente, assolutamente in grado di
comprendere ogni emozione sua e degli altri. E lo metto in un posto in cui,
grazie a Dio, lo accudiscono lo lavano lo nutrono e non lo picchiano neanche. Lo
sistemano e lo mettono davanti alla televisione. Ma no, ma guardi, che esiste un grande progetto riabilitativo culturale: comprende otto minuti al giorno per paziente. Ecco. Taccio, perché alla fine
non posso mica pretendere di più. Perché se funziona così, si vede che è
giusto. Che l’idea che, forse, la dignità umana stia da un’altra parte, sia
solo un pensiero di una madre devastata e isterica; e basta, che quindi non sia
il caso di dire e di tirare fuori. Diamo per scontato che vada bene così.
Eccetera. Ecco, diamo per scontato: solo che qualcuno,
magari, non la pensa così e si ritiene in dovere di aggredire, fisicamente,
umanamente, nei pensieri. Perché si fa come dico io. E tu puoi pensarla
diversamente, puoi manifestare scrivere
disegnare, ma si fa come dico io e
adesso te lo dimostro. Tanto poi ci facciamo tante domande a livello planetario
per circa una settimana, poi le energie politiche, organizzative e tutto quello
che fa rima con economico, vanno da un’altra parte.
Per cui poi non ci ricordiamo più che c’è qualcuno che
invece dice delle cose che non dovremmo dare per scontate. E una cosa tira l’altra,
un pensiero tira l’altro, perchè davvero rispettare la libertà di tutti non può
arrivare all’estremismo di uno che uccide qualcun altro perché il suo lavoro è
pensare troppo. O cercare di fare il proprio dovere senza troppa gloria, perché
non credo proprio che il poliziotto francese, finito contro un muro, fosse uno
che si arricchiva: sempre a proposito di dove vanno a finire le energie di cui
sopra.
Insomma, mi sono impantanata, ma tanto lo so che voi lo
sapete che non ce la posso fare e che, comunque, avete capito lo stesso.
Buona giornata.
Angela
3 commenti:
FORZA SUPER FABULLO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Solo preghiere per quanto è successo in Francia!!!
Grande Angela non ci sono altre parole da aggiungere. ...
Forza Fabu XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Io sono contraria a qualsiasi tipo di violenza e sono per il reciproco rispetto. Questo attentato non dimostra forse che vi sono stati errori da entrambe le parti? È una bruttissima storia, siamo tutti vicini ai parenti delle vittime ed all'intera Francia e speriamo che non si verifichino altri episodi del genere.
Miky e Fabio tornati a scuola? Un bacio ad enttrambi, grandissimo!!!
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