mercoledì 18 febbraio 2015

Di queti tempi.



Aggiornamenti sul fronte di tutto ciò che capita nello stesso preciso momento, oltre al fatto che bevo il thè mangio e scrivo.
Non sappiamo ancora se ci ricoverano o no per la botulina: perché la dottoressa dovevamo risentirla ieri e, quando abbiamo chiamato, ci hanno detto di richiamare domani perché oggi non c’era.
Nel frattempo, ieri è arrivata la convocazione  per la visita di invalidità perché sono passati 5 anni dall’ultima volta (tacere tacere tacere non pensare non pensare non pensare): il 17 marzo, che se siamo ricoverati ci cadiamo dentro. E, ovviamente, non è una roba come quando si telefona alla pettinatrice per cambiare appuntamento: se non ci si può andare, deve essere comunicato con anticipo, motivato da scartoffie, valutano se venire a domicilio piuttosto che nella sede di ricovero ecc. Quindi va organizzato anche quello.
E poi: è arrivata una comunicazione dall’italgas: una roba progettuale sbagliata, secondo loro, e quindi siamo fermi finchè non si mette a posto e rispedisce giusto.
L’ingegnere responsabile del progetto, pur impegnato ieri a tirare arance, ha confermato che probabilmente il gas quel signore lì forse se lo fuma, perché non esiste né in cielo né in terra. Quindi oggi, a battaglia finita, ci dirà come procedere.
Però abbiamo l’acqua nella casa nuova. E presto, forse, saremo a posto con il contatore della luce perché avevano perso i documenti e Paulo Aimo Efficiente ieri sera li ha riportati.
Quindi, io pensavo: visto che siamo in un vero momento di confluenze cosmiche, in cui tutto ma proprio tutto converge e capita insieme; forse capiterà qualcos’altro: secondo me tra dieci minuti, non lo so, il buon Clooney suona alla porta; oppure arriva una madama d’altri tempi che mi regala un’intera libreria da mandare avanti, dicendomi anche che la mantiene per i prossimi vent’anni, che si venda qualcosa oppure no; e poi sta per arrivare una squadra come quella che c’era nella casa di Mary Poppins a fare le pulizie; oppure ti fai furba, mia cara, dice LA PAOLA: mah, magari si, di questi tempi capita di tutto.
Per intanto mi dò una mossa perché oggi arriva la Maestra Elena, e immagino già la faccia di Fabullo
Che ti voglio tanto bene, ma proprio che invadi il mio territorio no.
Buona giornata.
Angela  

4 commenti:

Luana ha detto...

Giueee anche la visita di invalidità ora..... Come vorrei darvi una mano....
Per ora non posso far altro che incrociare per voi e mandare 1 milione di pensieri positivi!!
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BOOG ha detto...

Forza e coraggio famiglia Aimo!!!
FORZA FABULLO!!!
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Nona Roby ha detto...

Ciao Fabullo!!! Hai lavorato bene con la maestra? Oppure la hai fatto ciao ciao con la manina facendole capire che «a casa comando io, ci vedremo a scuola quando tornerò»?...
Un bacio grande da nonna.

Anonimo ha detto...

Al mio amico Fabullo dedico questa poesia di Kalhil Gibran.
Un Amico
Cos'è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca

Salvatore A