Proseguimento quarantena.

Procede la nostra quarantena, che forse sarebbe più opportuno chiamare convalescenza; ma sempre quarantena resta.

Da ieri mezza tareffaggine anche sulla sottoscritta, per fortuna in forma lievissima: un po’ di male alle unghie ai capelli alle sopracciglia, e una di quelle forme di congiuntivite virale in un occhio. Che diventa un pochino più che fastidiosa, perché non posso mettere una lente, e quindi non ci vedo un accidenti, con tutti gli annessi e i connessi della situazione. Diciamo che basta entrare nella poetica giusta, quella alla Monet, per intenderci, dell’indefinito. Solo che le sue ninfee non fanno venire mal di testa, ecco, come invece essere mezzi cecàti.

Ma comunque. Oggi penso che proveremo per la prima volta a far uscire un pochino Fabullo: perché il tempo non è splendido, ma pare che domani faccia davvero freddo; non lo portiamo, purtroppo, con gli altri bambini potenzialmente tareffi; e abbiamo bisogno di andare a cercare delle robe pro-trasloco, per essere il più possibile pronti non appena sarà possibile. Così fa anche un giretto, che sta diventando idrofobo. Ci organizziamo tra un sonnellino e l’altro.

E poi aspettiamo l’italagas, e chi lo sa.

Buona giornata.

Angela