sabato 21 novembre 2015

Faccende varie.



Ancora nessuna notizia dalla cardiologa: mi ha richiamato l’infermiera della pneumo, sta cercando di parlarle ma mi ha sollecitato a scriverle anche una mail spiegando tutto per bene. Inoltre, devo anche parlare direttamente con lo pneumologo per vedere da quale parte si fa prima, e abbiamo appuntamento telefonico per mercoledì mattina.
Poi ho anche sentito la nostra pediatra, disponibile a muoversi per sentire altri ortopedici: ma, in qualunque caso, procediamo prima con la cardiologa.
Per cui ho scritto questa mail, in cui ho spiegato tutto tanto per bene e ho espressamente chiesto aiuto per uscire dalla palude. Che poi si possa dire che non è una questione di chiedere aiuto ma semplicemente di rivolgersi alle figure preposte per avere risposte, perché è un diritto sancito e garantito, per carità. Forse, quando si dice brillantemente questa cosa, si dimenticano i tempi: lo stesso appuntamento ricevuto nel giro di pochi giorni ha un altro valore di quello che arriva dopo mesi. In certe situazioni, il tempo non scorre mica nello stesso modo e si riempie di cose diverse: più aspettiamo, più certe cose si complicano, vedi com’è andata a finire con l’anca. Ma signora, non faccia la maniaco-ossessiva, è così per tutti, chiunque può andare a finire sotto il tram appena mette fuori il naso, certe cose sono imprevedibili.
Va bene: allora diciamo che ho scritto una mail sensata chiedendo, però, clamorosamente aiuto perché ho un’immensa fiducia e consapevolezza nel sistema, ma sono una madre isterica, lo ammetto, invoco l’infermità mentale e amen.
Quanto sono antipatica, vero? Acida da morire, e pensare che sono qui che mangio pandoro.
Poi con la pediatra abbiamo ipotizzato piani futuri: finiamo di scalare il cortisone a fine prossima settimana; poi dobbiamo aspettare 15 giorni perché finiscano gli effetti. E poi valutiamo se mandarlo a scuola.
Vabbè. Vi racconto che a inizio dicembre partiranno i laboratori gratuiti di stimolazione sensoriale per i nostri bambini: ci hanno pensato i terapisti a organizzare tutto perché la sottoscritta non poteva farcela a parlare con le famiglie. Però mi sono occupata di comprare il benedetto materiale, e finalmente ho trovato la quadra con gli inglesi e sono arrivati scatoloni interi di fibre ottiche e lampade che si muove tutto dentro e palline che si lanciano e si illuminano e vibrano e roba che suona, insomma, uno spettacolo. Adesso se poi gli Inglesi mi mandano anche le fatture sono contenta, così uno magari rendiconta dopo aver chiesto soldi alle varie fondazioni; perché i progetti li ho scritti e spediti, il lavoro di qualche ora per me è durato settimane, perché sono rapa, adesso voglio quelle accidenti di fatture, perché le bolle e i passaggi bancari mica  bastano, non so più come dirglielo.
Però oggi è sabato e Fabullo sarà di umore migliore perché siamo tutti a casa. Michi è tutta lanciata perché è uscito il nuovo Hunger Games e se non va a vederlo lei penso che sospenderanno le proiezioni.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Anonimo ha detto...

Una buona domenica per Fabullo!
Salvatore A

Nonna Roby ha detto...

Io, che vivo nel mio piccolo guscio, non so che cosa sia “Hunger games”, zio Alberto però mi ha spiegato che si tratta di un mondo futuro raccontato da un’autrice americana. Speriamo migliore dell’attuale, di mondo. La speranza non deve mai mancare in tutti i sensi!!! Anche per il futuro di Fabullo!
Un abbraccio grande (riparatevi dal vento).

mammadoni ha detto...

Magica onlus!!!!!!!!!!!!!!!!
Forza fabu xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx