Tutti i pensieri del mondo.

Week end di tanti pensieri come tutto il resto del mondo, chiaro. Troppi pensieri e poche parole, almeno troppe poche davvero utili.

Troppi pensieri anche personali, qui avvolti dalla nebbia: che è scesa anche qui improvvisamente sabato alle quattro, da un minuto all’altro, per alzarsi solo ieri sera.

Che non sappiamo nemmeno noi cosa chiedere: tipo giovedì: la cosa migliore per gambetta e braccino di Fabullo è fare la fasciotomia; d’altra parte, l’idea di stare di nuovo in ospedale fa venire le pulci.

Che è un pensiero sbagliato, perché se a Fabullo fa bene dobbiamo solo augurarci che gli anestesisti si impegnino per, e non che ci mandino via subito. E se lo pensiamo poi ci sentiamo in colpa se.

E allora non pensiamo e comunque sono andata in biblioteca a fare una scorta di libri che ci voleva il camion per portarli a casa.

Poi: e se i neurochirurghi ci diranno che ha un senso che faremo? Ovviamente ci prospetteranno la cosa solo se ha un rischio accettabile. E noi non usciamo proprio da grandi esperienze, di interventi fatti da chirurghi di fama mondiale, perfettamente riusciti da una parte, e guarda un po’ che succede dall’altra. Capacità di essere obbiettivi pari a zero. E siamo sempre lì: pensare che non vogliamo a prescindere vuol dire già sperare che non ci prendano e basta? E quindi negare delle possibilità a Fabullo?

Se volete vado avanti fino a domani mattina, anche a dopodomani, così, senza tregua.

Per fortuna è arrivata La Stefi dai Monti Olimpici, che Dio la salvi sempre, così ho anche avuto la scusa per fare la torta alla marmellata. E poi è arrivata la Pargola comitatesca con cucciola annessa, la quale ha riempito di pipì la cucina e quindi è stata fatta uscire.

Insomma, tutti bene grazie.

Buona giornataa.

Angela