Solo ad adesso.

Io non so mica come fa il Nostro Boog a darsi al vagabondaggio di questi tempi, se giù dove è tutto piano è come qui. Non si vede un accidenti, siamo avvolti dall’ovatta: ieri sono tornata da Orbassano che  ho raccolto gli occhi dal parabrezza; in realtà solo da Torino Nord in poi, ma mammasanta, anche salendo non si è mica diradata questa nebbia.

Oggi sembra andare meglio, e comunque non dobbiamo muoverci.

Stamattina viene la logopedista Alessia a parlare con la maestra,  così Fabullino poi non scappa più dai suoi compitini, il pelandro. Ieri siamo andati da Cecilia: i terapisti riescono a malapena a mobilizzarlo perché ha degli sbalzi di umore pazzeschi, fra rabbie risate e quant’altro, se decide di non collaborare non ci sono santi; probabilmente un effetto del cortisone, che è roba molto buona, e pian piano andrà via scalandolo.

E poi c’abbiamo Paulo Aimo Tareffo, nel senso che ha una dose di influenza di quelle da essere spianati, che uno non tiene su la testa. E io, solo perché sono immensamente intelligente, so già che cosa sta passando nella mente delle Signore del blog, che pensano istantaneamente ai  mariti costipati. Già lo so.

Insomma, diamoci una mossa: ciò che è da fare in questo minuto secondo è preparare Fabu perché oggi si anticipa tutto per l’arrivo di Alessia. Il trucco è pensare sempre solo ad adesso, quando ci si riesce funziona meglio.

Buona giornata.

Angela