Il Cubo in mano.

Fine settimana in full immersion onlus: in parte per cose belle con le famiglie, e lì ha tutto un senso. Ma ieri, e stanotte a pensarci, e stamattina all’alba, full immersion in scartoffie per progetti che mi viene l’orticaria.

Mi viene l’orticaria perché è assodato che io non sono buona, che non è proprio il mio pane, che ci metto un tempo infinito, e che, comunque, ho davvero poco tempo, e quest’anno, con Fabullo che non è praticamente andato a scuola, meno che mai.

Mi viene anche l’orticaria perché questi sistemi così complessi immagino che garantiscano trasparenza e corretta gestione dei fondi; ma fanno anche sì che le strutture che ottengono di più siano per forza quelle che hanno delle persone che fanno solo quello, e non posso sempre credere che siano sempre e solo volontari: per cui mi viene da pensare che spesso le spese gestionali superino le uscite che sono effettivamente devolute alle attività proprie. Perché è certo che se questo lavoro non lo facessi io nei pochi ritagli di tempo, ma una persona che ci dedica mezza giornata regolarmente, si otterrebbe molto di più, ma quella persona lì magari lo farebbe per lavoro.

E qui partirebbe un discorso infinito sulla strutturazione del famoso terzo settore che però lasciamo perdere. Perché è lunedì mattina, devo alzare Fabullo, eccetera eccetera.

E poi mica uno può sempre far vedere quanto è isterico. Così vi conto che la Michi è qui che si prepara per andare all’asilo per il suo lavoretto estivo e mi racconta la teoria dei calzini singoli per colpa degli elfi domestici, perché possono essere liberati solo se il padrone gli fa trovare degli indumenti, citazione da Harry Potter. Ma scusa Michi, ma quanti elfi prigionieri abbiamo qui dentro, che colpa ne abbiamo noi? Ma no, dice lei, anche del passato, questa è una casa antica, disabitata per tanti anni.

Già. Ogni tanto ho veramente dubbi sulla nostra sanità mentale globale, altro che l’Andrea Studioso, lui secondo me è sbadato perché troppo ma troppo avanti.

Poi ieri ci siamo anche dedicati al nostro sport preferito, che è il Metti Dentro e Fuori Lo Stendino, più o meno ventisette volte, perché pioveva anche con il sole.

Da questa settimana dobbiamo assolutamente cavarcela con il cibo: in questi giorni, boh. Nel senso che non siamo in fase di emergenza, però abbiamo decisamente fatto di meglio, senza dubbio, soprattutto nella varietà. Adesso senza scuola è tutto un pochino più complicato, dobbiamo cercare di non fare pasticci fino all’inizio del centro estivo. In questo momento non ci sembra più un problema di gastrite, quanto più di cattivo umore e di capricci. Sulle crisi, boh. Facciamo il bilancio lunedì prossimo con la dottoressa. Sarà una nostra fissazione di genitori isterici, ma speriamo proprio che vada avanti a togliere questa accidenti di dintoina, che ci complica non poco la vita senza nessun risultato.

Ma la notiziona di Fabullo del fine settimana è che sabato sera è passato un Amico a portargli in regalo un piccolo Fiat Cubo rosso: ce l’ha in mano e non l’ha ancora lasciato, nemmeno a dormire, vorrei mai che qualcuno ci giocasse!!!!

Oggi pomeriggio andiamo in fisioterapia e dovremmo nuovamente fare una prova tutori perché il tecnico ha fatto nuove modifiche e oggi li restituisce. Vabbè.

Buona giornata.

Angela