giovedì 30 giugno 2016

E' fatica pura.



Diciamo che ieri sera non siamo andati a dormire proprio di buon umore, ecco. Diciamo quello.
Sempre perché il rigore da inglesi educati fa sì che sia meglio non dire che avevamo la solita e nota e triste sensazione di essere nella palude, di avere sbagliato tutto e, comunque, che come fai sbagli: forse è proprio sbagliato il concetto di base, il pensare che con Fabullo si possano fare delle cose significative: che poi è sicuramente la cosa più sbagliata da pensare, però poi si arriva lì; forse è una specie di mobbing del pensiero, quando sembra di fare tutto bene, di essere lucidi, ma poi ci si arriva a convincere che siamo noi quelli che sbagliamo. E le ripetizioni sul verbo sbagliare nel singolo periodo sono significative, nel senso che raffigurano l’idea principale di tutta questa faccenda che è poi una vita.
Giornata cominciata con Paulo Aimo Avventuroso che è andato al lavoro con il carro attrezzi: perché la stilo non è proprio partita, per cui è stata recapitata al meccanico di fianco all’ufficio di Paulo Aimo. Cose strane, neh? Su un auto praticamente nuova. Comunque è già stata sistemata, e ieri sera Paulo Aimo Autista non ha avuto bisogno della scorta per tornare a casa.
Qui però inutile dire che quello che si è divertito come un pazzo è stato Fabullo: figuriamoci, il carro attrezzi in cortile, tutte le manovre, la macchina da caricare, che giornata ragazzi!!!!!
Poi è arrivata l’infermiera per il prelievo: che è stata bravissima, perché si è presa tutto il tempo e poi ce l’ha fatta al primo buco.
Più che altro è stata la seconda puntata della giornata interessante: perché mi ha spiegato che secondo lei c’era un problema. Nel senso che sulle scartoffie che mi ha portato c’era scritto che dobbiamo pagare il ticket: signora, mi sembra che ci sia un errore, mi sembra che sia evidente che Fabio non deve pagare, di solito come fate? E di solito siamo esenti!!!
E appunto, state bene attenti, perché vi spiego il problema: il problema è che il sistema ha rilevato che l’esenzione di Fabullo è scaduta. Ma continuate a stare attentissimi: non era scaduta 4 ore prima per l’allineamento dei pianeti, bensì nel 2008. Ovviamente non ci era mai stato comunicato niente, ovviamente dal 2008 in poi abbiamo rifatto le pratiche di invalidità e handicap almeno due volte. Mi sa che c’è stato qualche piccolo problema di trasmissione dati. Allora devo andare allo sportello dell’asl per queste storie qui: e ci devo andare alla veloce, perché lunedì ci sono già i risultati dei dosaggi e vorrei ritirarli perché ci servono davvero; e devo trovare il modo di andarci al mattino organizzando che qualcuno guardi Fabullo, perché nel primo pomeriggio, quando riposa e Michi potrebbe tornare dall’asilo, in questa stagione di ferie gli sportelli della nostra asl sono chiusi.
Insomma, uno ha la percezione di essere sempre dal lato sbagliato: poi bisogna essere zen, consapevoli, prendere in mano le redini della propria vita, non lasciarsi travolgere, non dire troppe parolacce, non sentirsi nella palude tenebrosa e vischiosa: operlacarità, meno male che c’è il thè.
Terza puntata della saga di ieri, quella per cui volevo definitivamente piangere, e non di commozione come quando vedi Dumbo. Siamo andati per i tutori.
La dottoressa ha preso atto che non vanno bene, che dopo un’ora che li indossava da seduto, senza caricare, c’erano già dei bei segni, e l’ha scritto e ha nuovamente rifiutato il collaudo. E fin qui tutto ok, io speravo di annullare tutta la pratica e via, si riparte davvero. E  invece no.
La dottoressa ha telefonato all’officina ortopedica spiegando tutto, e loro hanno detto che non c’è problema, che andiamo e rifacciamo tutto da capo.
Per cui non è corretto annullare la pratica, perché comunque l’azienda ha speso per fare questi tutori; e quindi hanno non solo il dovere di riprovarci, ma anche il diritto. E capisco la dottoressa, nel senso che sta correttamente facendo un ragionamento ineccepibile dal punto di vista legale: perché annullare per principio la pratica sarebbe dire che non voglio che questa famiglia si rivolga a questa azienda ed è un’affermazione pesante. Diciamo che per mantenere la massima correttezza etica (e quindi non sembrare quelli che raccomandano qualcuno, sostanzialmente), si finisce con il perderci in qualità specifica per il singolo soggetto. E l’ho detta bene, da signora.
Secondo noi finirà così: che riusciremo ad avere un paio di tutorini che non segnano, ma che per Fabu hanno un significato terapeutico uguale a zero.
Anche perché, e qui arriva la parte che ritengo dolorosa e che ieri sera mi ha reso stanca come se avessi raccolto ventimila patate sotto il sole cocente nella terra riarsa, mi è stato fatto intendere che comunque Fabullo non ha necessità di tutori che abbiano chissà quali caratteristiche, per il poco che intanto fa, diciamo niente.
Non ha senso argomentare sul fatto che un bel paio di tutori dia informazioni centrali, che lo faccia stare seduto meglio, lì parliamo un’altra lingua.
Insomma, che stanchezza, che grandissima stanchezza.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

Luana ha detto...

Che odissea. E' come se ogni giorno in casa Aimo si corresse una maratona e si arrivasse il giorno dopo quando non c'è più nessuno ed hanno già tutto sbaraccato ... senza avere la soddisfazione di dire "almeno sono arrivato".
Forza ragazzi, avete tutto il nostro supporto e tutta la nostra carica di incroci!
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Pensieri positivi, pensieri positivi, pensieri positivi, pensieri positivi....

Anonimo ha detto...

Carissima Angela, che tristezza ! Ci credo che voi siate stanchi e avete tutte le ragioni!!!!!!!!!!!
A volte, leggendo i tuoi post penso: gli Aimo sono tipi tosti, svegli, intelligenti ... vivono in una regione dove ASL e istituzioni sono "avanti" !!! ed hanno tutte queste difficoltà...........figuriamo gli altri.
Forza, forza, forza!
Incroci, incroci, incroci!!
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BOOG ha detto...

Son tutte belle le mamme del mondo. Belle quando vegliano il loro tesoro e quando lo sollevano sulle loro candide braccia. Belle quando lo reggono forti sul fronte della vita. Belle le mamme quando leniscono ferite profonde e consolano amare delusioni. Belle nel loro cuore pieno di sogni e di carezze e di ninne nanne d'amore. S. Lawrence
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIAS AIMO!!!
GALASSIE DI INCROCI POSITIVI!!!
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Paola ha detto...

Cavarsela scrivendo ... ti abbraccio... mi sembrerebbe troppo ovvio e scontato... Vorrei, non immaginate neppure quanto vorrei, anche solo per un ora poter allegerire i pesi che portate sulle vostre spalle e nei vostri cuori, potervi dare un attimo di tranquillità assoluta.... so che e' impossibile però spero che i nostri pensieri, quando serve, possano farsi sentire come e più di un coro ultras.
Da lontano, virtualmente e con solo un blog siamo pero' sempre accanto a voi.
Sulla parte burocratica, sanitaria (a proposito ho saputo giusto ieri che la moglie di un collega ha partorito... dovrà pagarsi l'epidurale tramite ticket sanitariooooo), vergognosa di questo paese non vorrei piu' spender parole perche' mi son rimaste solo parolacce ma son di Oxford e quindi mi devo trattenere....
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Anonimo ha detto...

Leggo ormai da anni, anche se spesso mi intristisco leggendo i post di Angela allo stesso tempo, mi si riempie il cuore nel percepire che in questo mondo dove niente va bene ci sono ancora persone che già solo con le parole possono aiutarti.
Bel grande blog! Grazie a tutti.
Forza, forza forza.
Incroci incroci incroci
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Nonna Roby ha detto...

Sono amareggiata, addolorata, rattristata (anche zio Alberto silente che legge sempre ma non scrive) e non trovo altri aggettivi per quanto ho letto da parte di Angela. Continuate a lottare, ma mi pare contro i mulini a vento: quando cambierà qualcosa in questo Paese di … ? Sono signora quindi non dico altro!!!