Piedi di piombo.

Ieri mattina ho visto la pediatra ed è stata d’accordo sul correre ai ripari con il gastro protettore: erano due settimane che l’avevamo scalato, magari non era ancora ora, magari l’infiammazione è ripresa, o magari davvero si è preso qualcosa di virale. Comunque, i gastroprotettori saranno dei farmaci che sarebbe meglio non prendere, ma tornare a una situazione più grave sarebbe peggio.

Parallelamente, ho sentito l’epilettologa: per lei il tutto è magari un caso, oppure è colpa dell’aumento del depakin, che può dare un pochino di nausea iniziale. E quindi adesso fermiamo tutto un attimo, anche se le crisi sono parecchie. Non tocchiamo ulteriormente il depakin e, conseguentemente, non cominciamo a scalare quell’accidenti di dintoina, che sta sicuramente facendo dei grandi pasticci, ma dobbiamo aspettare un attimo che tutto si assesti, per non rischiare grossi disequilibri.

Così ieri mattina sono uscita dalla farmacia con la borsa della spesa, neanche fossi andata dal droghiere.

Uhhhhhh…..

Comunque, sia tutto quello che sia, ieri è andata meglio, al terzo giorno di dose piena di gastroprotettore,  pasti assolutamente soddisfacenti nella quantità e nella qualità. E c’è anche stato un bel sole caldo, per cui le lavatrici hanno girato che neanche fosse l’ultima cosa su questa terra. E poi al pomeriggio abbiamo riposato. E quando il sole è calato, verso sera, siamo stati in giardino, abbiamo chiacchierato con chi passava qui davanti, con i gatti e i cani e le lucertole che abitano sulla rampa e la gazza ladra che sta qui; e siamo anche andati a salutare il vicinato. Poi è passata LA PAOLA per le chiacchiere delle sette di sera, perché ogni momento è quello buono per fare due parole.

Non sono andate meglio le crisi, anche se, comunque, rimane il fatto che non è così sofferente come in passato, questo sì, probabilmente il baracchino qualcosa fa. Però in questi giorni sono proprio tante.

Oggi pomeriggio ci trasferiamo alla scuola di Montalenghe, così incontriamo gli amici, a meno che non ci sia il diluvio universale, che a quel punto il trasferimento lo facciamo a casa. E poi andiamo dall’omeopata.

Mammasanta l’Andrea Studioso, ma quindi è tutto irrimediabilmente perso? Ma proprio così?

Buona giornata.

Angela