Ieri giornata assai movimentata per Fabullino, che speriamo
se la sia goduta un pochino perché le crisi sono state tante: benediciamo
davvero ogni minuto in cui stiamo a casa nostra, perché fino a tre mesi fa
questa situazione sarebbe stata gestibile solo in ospedale. Adesso è triste, ma
non così drammatica.
Allora: ieri mattina è passata di qui LA PAOLA, rilucente
come al solito, con tanto di Pargoli. E il Pargolo guardava l’album degli amici
cucciolotti e mi ha spiegato che i cuccioli dell’alligatore del Mississipi
(proprio quello, non un altro) sono neri a striature verdi, ma in questa foto
non si vede bene. Allora: anche ieri qui non siamo morti disidratati perché la
pioggia quotidiana è abbondantemente arrivata, ma gli alligatori non si sono
ancora visti. Però io vi faccio partecipi della cosa, perché doveste vederne
uno potete controllare i colori.
Ma poi è evoluta
ancora meglio: perché, nel pomeriggio, dopo la pioggia, siamo usciti in
giardino a chiacchierare con vicini. E intanto ho rimesso fuori lo stendino,
dentro e fuori, vedrete che diventerà una disciplina olimpica. E in quel
passaggio, La Lucertola che vive qui sulla rampa ha pensato bene di entrare:
per carità, non è un alligatore, però secondo me sta meglio fuori anche lei. Solo
che ho provato a rincorrerla ma tempo zero l’ho persa. E a me piacciono le
lucertole, ma l’idea di trovarla nelle ciabatte o sui cuscini, ecco.
Per cui? Chiamiamo il Pargolo Zoologo che sa sempre cosa
fare. Che è arrivato in meno di 5 minuti e mi ha spiegato in quanti posti
poteva nascondersi e non l’abbiamo trovata. Mi ha detto che secondo lui era
dietro al termosifone. E allora? Ma stanotte mentre dormo mi cammina sulla
faccia? E il Pargolo Zoologo, con la faccia paziente, mi ha spiegato che La
Lucertola avrà talmente paura che cercherà ben altri posti in cui stare che non
siano la nostra faccia. E come facciamo? Facciamo che in un paio di giorni ti
costruisco una trappole che non faccia male alla lucertola, come esca metto il
cibo per il tritone, adesso la penso. Quando ci entra mi chiami.
Intanto è arrivata la Michi ed è ripartita la caccia. Ad un
certo punto il Pargolo ha detto: Zitta! Ha scosso la tenda, la lucertola è
caduta, lui l’ha presa e l’ha messa fuori. Perché aveva sentito rumore di
artigli.
È un genio, non c’è niente da fare.
Così Fabullo ha visto un po’ di amichetti e un po’ di
movimento.
Oggi invece potrà riposare un pochino meno ma si va in gita,
perché andiamo nel Monferrato all’officina che ha installato la rampa sul
furgone: perché da quando ce l’hanno consegnato non siamo ancora riusciti a
vederci e vogliono fare delle verifiche. Per cui speriamo solo nel tempo
clemente perché un diluvio come quelli che stanno capitando in questi giorni su
per quelle stradette potrebbe diventare complicato.
La Michi è trullissima con il suo lavoro all’asilo: ieri è
tornata morta perché aveva dovuto inventare mille giochi in salone perché non
si poteva stare in giardino, trasformato in palude dal temporale. Per cui i bambini
volevano sfogarsi e pare che lei si sia ingegnata. Non si capisce chi giochi di
più. Mi sa che ci faranno pagare la retta dell’asilo, ma per lei.
Per il resto, non ho ancora letto i giornali perché,
ovviamente, ho passato le due ore dell’alba con i progetti: ma devo dire che in
questi giorni, più che mai, ho paura ad aprirli.
Buona giornata.
Angela
2 commenti:
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Mi piacerebbe conoscere il pargolo di La Paola: che tipo interessante deve essere, farà certamente strada nella vita come entomologo. Povera lucertola, sarà morta di paura non trovando più l’erbetta verde ma le tende!!!
A proposito di diluvi vari, domani è previsto un tempo molto perturbato con temperature in discesa… e poi non si sa mai dove colpiscano questi temporalacci, se qui o più lontano. Boh!
Posta un commento