mercoledì 15 giugno 2016

Tutta una storia di Amichetti e Animaletti.



Ieri giornata assai movimentata per Fabullino, che speriamo se la sia goduta un pochino perché le crisi sono state tante: benediciamo davvero ogni minuto in cui stiamo a casa nostra, perché fino a tre mesi fa questa situazione sarebbe stata gestibile solo in ospedale. Adesso è triste, ma non così drammatica.
Allora: ieri mattina è passata di qui LA PAOLA, rilucente come al solito, con tanto di Pargoli. E il Pargolo guardava l’album degli amici cucciolotti e mi ha spiegato che i cuccioli dell’alligatore del Mississipi (proprio quello, non un altro) sono neri a striature verdi, ma in questa foto non si vede bene. Allora: anche ieri qui non siamo morti disidratati perché la pioggia quotidiana è abbondantemente arrivata, ma gli alligatori non si sono ancora visti. Però io vi faccio partecipi della cosa, perché doveste vederne uno potete controllare i colori.
Ma poi è evoluta  ancora meglio: perché, nel pomeriggio, dopo la pioggia, siamo usciti in giardino a chiacchierare con vicini. E intanto ho rimesso fuori lo stendino, dentro e fuori, vedrete che diventerà una disciplina olimpica. E in quel passaggio, La Lucertola che vive qui sulla rampa ha pensato bene di entrare: per carità, non è un alligatore, però secondo me sta meglio fuori anche lei. Solo che ho provato a rincorrerla ma tempo zero l’ho persa. E a me piacciono le lucertole, ma l’idea di trovarla nelle ciabatte o sui cuscini, ecco.
Per cui? Chiamiamo il Pargolo Zoologo che sa sempre cosa fare. Che è arrivato in meno di 5 minuti e mi ha spiegato in quanti posti poteva nascondersi e non l’abbiamo trovata. Mi ha detto che secondo lui era dietro al termosifone. E allora? Ma stanotte mentre dormo mi cammina sulla faccia? E il Pargolo Zoologo, con la faccia paziente, mi ha spiegato che La Lucertola avrà talmente paura che cercherà ben altri posti in cui stare che non siano la nostra faccia. E come facciamo? Facciamo che in un paio di giorni ti costruisco una trappole che non faccia male alla lucertola, come esca metto il cibo per il tritone, adesso la penso. Quando ci entra mi chiami.
Intanto è arrivata la Michi ed è ripartita la caccia. Ad un certo punto il Pargolo ha detto: Zitta! Ha scosso la tenda, la lucertola è caduta, lui l’ha presa e l’ha messa fuori. Perché aveva sentito rumore di artigli.
È un genio, non c’è niente da fare.
Così Fabullo ha visto un po’ di amichetti e un po’ di movimento.
Oggi invece potrà riposare un pochino meno ma si va in gita, perché andiamo nel Monferrato all’officina che ha installato la rampa sul furgone: perché da quando ce l’hanno consegnato non siamo ancora riusciti a vederci e vogliono fare delle verifiche. Per cui speriamo solo nel tempo clemente perché un diluvio come quelli che stanno capitando in questi giorni su per quelle stradette potrebbe diventare complicato.
La Michi è trullissima con il suo lavoro all’asilo: ieri è tornata morta perché aveva dovuto inventare mille giochi in salone perché non si poteva stare in giardino, trasformato in palude dal temporale. Per cui i bambini volevano sfogarsi e pare che lei si sia ingegnata. Non si capisce chi giochi di più. Mi sa che ci faranno pagare la retta dell’asilo, ma per lei.
Per il resto, non ho ancora letto i giornali perché, ovviamente, ho passato le due ore dell’alba con i progetti: ma devo dire che in questi giorni, più che mai, ho paura ad aprirli.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Mi piacerebbe conoscere il pargolo di La Paola: che tipo interessante deve essere, farà certamente strada nella vita come entomologo. Povera lucertola, sarà morta di paura non trovando più l’erbetta verde ma le tende!!!
A proposito di diluvi vari, domani è previsto un tempo molto perturbato con temperature in discesa… e poi non si sa mai dove colpiscano questi temporalacci, se qui o più lontano. Boh!