Giacca a vento.

Qui temperature precipitate a picco, davvero!!! Oggi a Fabullo mettiamo la giacca a vento, oh già. Anche se non sono ancora passati i santi, che è il giorno ufficiale in cui noi del nord ovest tiriamo fuori il mitico paltò.

Però si sa che il tempo non è mica più a posto, non c’è più la mezza stagione e via discorrendo. E, soprattutto, Fabullo starnutisce: probabilmente più perché starnutiscono anche gli altri, e non perché abbia davvero preso freddo. Perché sono tutti attentissimi, anche a scuola, a vestirlo e a svestirlo; e, se piove o fa molto freddo, lui mangia a scuola. Starnutisce ma è in forma, oggi fino a mezzogiorno e poi fine settimana di recupero energie completo. E, comunque, mettiamo la giacca a vento. E confidiamo nella buona salute di Fabullo, che non smetta di andare a scuola, adesso che è così contento e in mensa ha una fame mai vista.

Nuova puntata del preventivo per il seggiolino del bagno: ieri mi telefona la mia amica che lavora per l’azienda ortopedica. Mi dice che ha finalmente rintracciato la nostra dottoressa, che le ha spiegato tutto, che possiamo riciclare le pelotte del vecchio ausilio e la dottoressa ha detto che va benissimo, resta in attesa di nuovo preventivo; per cui la segretaria dovrebbe averti mandato il nuovo preventivo senza pelotte. Però non mi aveva mandato niente; per cui l’amica ha sollecitato la segretaria.

Il nuovo preventivo è arrivato mentre eravamo in fisio e, per qualche illuminazione divina, l’abbiamo aperto prima di inoltrarlo alla dottoressa. E nel preventivo c’erano le pelotte. Non ci credevo, sono io che non capisco; però poi l’ha guardato anche Damiano che ha confermato, quel codice lì sono proprio le pelotte. Allora riscrivo alla mia amica per chiederle di guardare anche lei. E ieri sera ho ricevuto un messaggio dalla segretaria che si scusava, e mi ha detto che stamattina mi rimanda il preventivo giusto.

Comincio ad avere gli incubi, giuro. Ho chiesto alla mia amica, però, di cominciare ad ordinare l’ausilio all’importatore, visto che la dottoressa ha detto che va tutto bene e che l’arrivo del seggiolino sulle sue ruotine dalla Danimarca richiede due mesi. Penso che non possa prendere le autostrade, scenderà giù pian piano, una birra ogni tanto in Germania, poi dovrà anche valicare le Alpi piene di neve e speriamo trovi  i valichi aperti, povero seggiolino. Magari mettiamo la giacca a vento anche a lui.

Oggi si va alla scuola dei bambini grandi. E poi si sta in casa a scaldarci e a riposare.

Buona giornata.

Angela