Con il piede dritto.

La prima grandissima e fondamentale notizia è che siamo a casa nostra. Non è mica una roba scontata, nèh? Abbiamo dormito nel nostro letto, nel silenzio, senza campanelli che suonavano, per esempio. Chiamala una roba da poco.

L’altra buona notizia è che la dottoressa è stata soddisfatta: nel senso che le crisi ci sono, evidentemente non è che ce le sogniamo. Però, finalmente, dallo scorso anno, per la prima volta, il tracciato sta cambiando: le crisi si vedono ma sono più brevi, si interrompono, hanno una forma diversa, e anche questa non è una roba scontata. Sicuramente merito del nostro baracchino che sta lavorando e sta rompendo dei circoli viziosi dei cani che si mordono la coda, quando più crisi ci sono e più se ne generano.

Adesso continuiamo ovviamente a starci dietro: innanzi tutto trafficando con il benedetto depakin, che dopo il pasticcio fatto dalla dintoina è ancora basso rispetto ai livelli in cui era quando funzionava, e quindi lo alziamo un po’ per volta.

È certo che la dottoressa voleva tirarci su il morale perché le abbiamo detto che noi vediamo Fabullo molto meglio ma che queste crisi non le sopportiamo più, e che proprio perché va meglio ci piacerebbe vederlo stare bene, mammasanta e anche mammasantissima. Però ci ha detto comunque una cosa vera, di questo tracciato che è cambiato in meglio: com’è anche vero che non capitava da tantissimo. Insomma, stamattina mi sono svegliata con il piede dritto che mi fa dire che apprezziamo le buone notizie così ne arrivano altre.

Stamattina si torna a scuola e sarà bene che Fabu si comporti in maniera dignitosa perché arrivano la terapista Cecilia e la logopedista Alessia per parlare con le maestre, concordare il lavoro e metterlo un po’ in riga perché trattasi di pelandrone.

Buona giornata.

Angela