Le fatiche scolastiche

Allora: girello definito, nelle sue misure e caratteristiche. Ieri il tecnico ha fatto le ultime regolazioni ed è andata benissimo, Fabullo è partito ed è andato a chiamare l’ascensore per andare a casa. Era proprio contento. Lo vediamo bello in forma, meno scheletrino e con molti più muscoletti. Poi arriva la crisi, e ciao ninìn.

Ma comunque: adesso partiremo con la faccenda prescrizioni anche per quello. Mi viene già mal di pancia.

Ieri sera era stanco morto, ma ha fatto comunque una bellissima cena, anche se abbiamo dovuto aspettare la fine della crisi che doveva proprio arrivare, la dannatissima.

Felicissimo della scuola, neanche da dire:  anche ieri l’ho recuperato in classe ed era lì seduto vicino ad un’amichetta di quarta, che se la contavano tranquilli; che vuol dire che lei parlava e lui ascoltava, ma nel modo più rilassato di questa terra. Come se niente fosse. Forse è sbagliato stupirsi.

Anche se gli assistenti, che per servizio girano le diverse scuole, in realtà dicono che questa realtà scolastica che vive Fabullo la vedono solo con Fabullo. Chi lo sa, fare confronti è molto difficile: però indubbiamente possiamo ripetere la nostra solita convinzione di ogni giorno, che Fabullo rimane un bambino fortunato.

Oggi si torna con i bambini più piccoli: e va pure bene, perché piove, e a Orio c’è un grande spazio per camminare all’interno, senza dover uscire in cortile.  In compenso, non vi dico la faccia della Michela poco fa, per uscire al freddo buio pioggia. E diàmole torto.

Però oggi  pomeriggio noi ci diamo al riposo, dopo l’uscita da scuola. Fabu sta reggendo bene l’inizio delle fatiche scolastiche, ma continuiamo comunque ad andarci con calma.

Buona giornata.

Angela