Oh sì, proprio mistica, ammettiamo che pensavamo meglio.
Perché ieri mattina Fabullo non aveva la febbre, ma
respirava proprio maluccio. Ma maluccio, e sempre più maluccio di momento in
momento.
Per cui la sequenza è stata che prima avevo parlato con la
dottoressa per dirle che sì, aveva avuto la febbre, ma era scesa, ci sembrava
tutto sotto controllo, saremmo partiti con un po’ di areosol per la tosse, poteva
solo venirlo a visitare prima del fine
settimana quando è poi tutto più difficile? E lei aveva lo studio strapieno. Va
bene domani? Ma se va così, senza problemi.
E poi, appunto, è andata male in fretta. E non desaturava,
ma perché compensava con una frequenza respiratoria che andava bene per un
criceto, e non per un ragazzino: non poteva reggere più di tanto.
Per cui ho richiamato la dottoressa: che era lì con un
bambino dopo l’altro, le vaccinazioni in pausa pranzo, nuovo ambulatorio tutto
prenotato fino alle 19, proprio perchè sono
tutti malati. Dopo le 19 mi sa che è
tardi, facciamo il tentativo di vederlo prima di andare in ospedale.
Dottoressa, se glielo porto alla veloce possiamo passare tra
uno e l’altro, anche senza appuntamento? Ma certo, passate immediatamente e
davanti a tutti, mi spiace solo farci venire fin qui, che per di più piove. Proviamo,
meglio il pasticcio di venire a Caluso che direttamente a Ivrea; trovo solo
qualcuno che venga con me perché lì non si posteggia.
Per cui ho messo la testa fuori e ho preso il primo che
passava dotato di patente e siamo partiti in pigiama, con il saturimetro, belli
intabarrati. Infatti davanti all’asl c’era un pasticcio mai visto, era anche un
problema lasciare il furgone in mezzo ai piedi perché anche in mezzo ai piedi
era tutto pieno: e comunque l’ho mollato lì con la vicina pronta a spostarlo. E
la dottoressa ha visitato subito Fabullo che aveva già cominciato a desaturare,
per fortuna non da ossigeno. Diagnosi di bronchite spastica, partiamo subito
con antiobiotico e broncodilatatori, cerchiamo di passare la prima fase
critica.
E via. Il respiro si è poi normalizzato nel primo
pomeriggio, la febbre è salita a 38.6 verso sera e l’abbiamo fatta scendere, la
notte è stata buona. Oggi sarà bella tosta. Oltretutto, ha fatto ammattire per
prendere l’antibiotico: ieri mattina ha iniziato
con i conati solo guardandolo, ma poi ce l’ho fatta. Ieri sera l’ha vomitato
sul serio, e abbiamo dovuto ridarlo. Oggi dobbiamo inventarci qualcosa. Non ci
era mai successo, tra l’altro era tantissimo che non prendeva l’antibiotico. Fa
parte delle cose che ci sono rimaste dallo scorso anno, le cose che ha paura a
mettere in bocca dopo quel periodo da manicomio: come certi cibi, il passato di
verdura per esempio, che a casa mangiava sempre e adesso manco morto, però a
scuola sì. Va a sapere che cosa pensa, che cosa elabora.
Abbracciamo fortissimo Paola e l’Andrea, che cosa brutta,
tanto brutta, mammamia.
E basta. La Michi mi ha appena spiegato che non ci sono più
le sue ciambelle preferite al bar della scuola perché il laboratorio che le
faceva ha preso fuoco. E quindi sarà la volta che mangi qualcosa di sano, che ne
so, lo frutta secca, pane e prosciutto? Ma no, ci sono i croissant. Ecco.
Buona giornata.
Angela
6 commenti:
FORZA FABULLO!!!
FORZA RAGAZZI!!!
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Mannaggia
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forza forza forza
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Forza Fabullo! Forza Angela! Ridate le ciambelle alla Michi!
Salvatore A
si infatti raccogliamo le firme affinchè ritornino le ciambelle!!!!!
Dai Fabullo forza forza forza
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Uuuh! Che avventura! Incrociamo a manetta tutti XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Un abbraccio grande!!! Che storia questa delle ciambelle, io metto due firme affinché ritornino…
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