Quei momenti lì.

Ieri è  stata una delle giornate dei laboratori sportivi, a Montalenghe in questo caso: vuol dire che sono andata a prenderlo ed era il bambino più felice della galassia e stanco come un asino. Avete presente i bambini quando giocano come dei pazzi, senza tregua, pensando che esiste solo quel momento lì, per divertirsi, per non pensare a nient’altro? E poi, quando li si trascina a casa dal parco giochi, come il Caboto che è il più meraviglioso di tutti, non vorrebbero mai andare via, poi non sanno più chi sono e ciondolano, e Dio salvi sempre e per sempre quei momenti lì di gioia assoluta? Ecco, così. Che non teneva neanche più su la testa per mettere la giacca. Proprio felice. Poi è arrivato a casa e ha dormito, e bòn.

Invece questa mattina si va in gita: o meglio: una gitina, una visita di istruzione, chiamatela come volete. Tanto, ce lo ricordiamo tutti, quando si va in giro con gli amici della scuola e le maestre, sempre gita è quello che raccontiamo agli altri: e mica solo alle elementari, alzi la mano chi, alle superiori, non è andato in visita di istruzione a qualche museo e ha sempre in mente che è andato in gita e basta. Comunque, noi oggi si va alla coop!!!!! Un laboratorio per consumatori consapevoli, insomma, saranno i più contenti del mondo anche oggi. 

Per noi sono importantissimi i momenti in cui lo vediamo contento. Perché siamo consci che non sono mica poi tanti, e, siccome siamo dei genitori isterici, pensiamo che l’essere felici da qualche parte vada a finire.

Per altro, vi racconto anche che la Michi ha appena spazzolato tutta la crostata fatta domenica pomeriggio, perché qui funziona che chi tardi arriva male alloggia, che neanche passassero le cavallette. E allora niente, lo fanno per me: così adesso mi posso dare allo jogurt con il muesli, che fa tanto bene, uuhhhh come fa bene: ma secondo voi anche quando si mangia quasi tutto il sacchetto da un kg, di muesli?

Buona giornata.

Angela