Fase convalescenza.

Allora, il grosso possiamo dire che sia passato.

Venerdì pomeriggio è arrivata la dottoressa e anche lei ha trovato la situazione respiratoria molto migliorata: tanta tosse, un bel fastidio, ma comunque le vie aeree erano tutte libere.

Per cui l’elemento critico era l’eventuale disidratazione da cacca lunga e da pochissimo cibo e liquidi.

Così siamo rimaste d’accordo che lei avrebbe allertato la pediatria per eventuali pasticci da fine settimana. Dopodichè l’importante era arrivare alla dose di antibiotico di sabato sera, per garantire una copertura sicura e poi valutare un po’ la situazione generale di alimentazione e dettagli vari; proseguire sicuramente l’areosol.

Per fortuna non sono capitate emergenze, in pediatria non ci siamo andati. Però da ieri non diamo più l’antibiotico perché comunque la pancia è bella disturbata e ormai sono parecchi giorni che non mangia quasi niente: per fortuna siamo riusciti a farlo bere, per cui non ci è sembrato troppo sofferente.

Ovviamente starà a casa tutta la settimana, in modo che si rimetta in sesto: non è tanto il non uscire di casa, quanto più il non tornare subito tra i bambini dove potrebbe ricontagiarsi subito. E, comunque, è proprio cotto, ha bisogno di tantissime ore di sonno.

E basta, partiamo con questa settimana. Abbiamo dormito come dei matti in questi due giorni, modalità recupero e immagazzinamento energie.  Ma come si fa a dormire come dei matti, mia cara, dice LA PAOLA? E che ne so, dico io. Però rende l’idea.

Buona giornata.

Angela