Ieri tutto liscio, era più arzillino. Oggi proviamo a
portarlo in fisio che gli fa bene: e per il girello, vediamo.
Potrebbe non essere ancora abbastanza in forma; potrebbe
essere abbastanza in forma ma fare troppo freddo, perché è più bello giocare
con gli ascensori e quindi dobbiamo metterci nei corridoi esterni: è vero che
mettiamo la giacca, però una settimana fa esatta non siamo finiti in ospedale
per miracolo. Insomma, vediamo, appunto.
Ammettiamo che questa storia del girello è una bella ansia,
o, forse, la stiamo trasformando noi come tale.
È che andava benissimo, e poi, quando finalmente è arrivato
questo benedetto girello, la prova è andata malissimo. Sicuro che era solo la
giornata sbagliata, però adesso abbiamo paura di fare un buco nell’acqua,
abbiamo paura di riproporre un giorno in cui non sta bene e alla fine, poi, la
volta che sta bene, si incaponisce con quella testa dura e non lo vuole più usare.
Che poi il tutto sta ad arrivare a scuola con ‘sto
trabiccolo, perché poi lì è fatta, ha talmente voglia di andare che va tutto
bene. Solo che dobbiamo regolarlo prima. Uhhhhhh, mammasanta. Non si può essere
impauriti dalla regolazione di un girello, indubbiamente c’è qualcosa di
profondamente malato in tutto ciò. Probabilmente deriva da un sovraccarico di
pensieri importanti, che brillante deduzione nonché diagnosi. Insomma, una di
quelle storie da madre esaurita che non sono proprio una novità; per cui, per
esempio, si affronta la discussione se accanirsi per farlo mangiare, magari
anche in modi cruenti, o si chiede ai medici di lasciar perdere, se ha deciso
che a lui tutto ciò basta così rispettiamo la sua decisione: che è quello che
succedeva più o meno lo scorso anno. E poi ci si imballa su quattro viti e due
manopole di un girello.
Però vi conto che siamo alla fine con la faccenda del
5permille che avevano sbagliato l’inserimento del codice fiscale e tutto
quanto, e ieri ho finito la compilazione della richiesta di pagamento 2013 e
2014. Perché funziona così: l’ufficio sbaglia, bisogna trafficare per far
vedere che sbaglia, loro lo ammettono, allora l’utente traffica di nuovo per
far correggere l’errore, e poi bisogna richiedere un pagamento che dovrebbe
essere automatico. E mi viene da dire
che qui davvero c’è qualcosa di malato, non nei pensieri delle madri.
Stamattina la missione è chiedere un appuntamento dal famoso
fisiatra per la botulina: ci eravamo piantati con la bronchite, ma avevamo
trovato tutti gli studi in cui visita e Paulo Aimo Torinese Doc ha identificato
quello potenzialmente più raggiungibile. Per cui non bisogna perdersi e fare
questa benedetta telefonata.
Certo che sono veramente ma veramente una piaga, me ne pento
e me ne dolgo.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
Se sei una piaga te figuriamoci il resto del mondo....
Forza Angela, ogni quadrello del puzzle andrà al posto giusto.
Forza Fabio!!! Ci piaci quando sei più arzillino!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Te, una piagaaa ?????????????
Forza, Angela, forza!
Forza Fabio!
Forza faiglia Aimo.
xxxxxx xxxxxxxxx xxxxxx
xxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxx
xxxxxxx xxxxxxx xxxxxxx
FORZA FABULLO!!!
FORZA DONNA ANGELA!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
CE ne vorrebbero di piaghe come te!!!
Altroché... Ci metterei la firma e le voterei pure x la presidenza del consiglio, Repubblica, senato, condominio, eccc
Forza ragazzi e
FORZAFABULLO!!!
XXXXXXXXXXXXX
xXXXXXXXXXXXXX
Non dire piaga, no assolutamente: con certe giornate che sono giornatone, con tante difficoltà da affrontare, io direi coraggiosa, non piaga!!!
Un abbraccio grande e pensieri positivi (anche per il 5 per mille, uuuuh!, che storia!)
<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3
Posta un commento