mercoledì 15 febbraio 2017

Veramente una piaga, mammasanta.



Ieri tutto liscio, era più arzillino. Oggi proviamo a portarlo in fisio che gli fa bene: e per il girello, vediamo.
Potrebbe non essere ancora abbastanza in forma; potrebbe essere abbastanza in forma ma fare troppo freddo, perché è più bello giocare con gli ascensori e quindi dobbiamo metterci nei corridoi esterni: è vero che mettiamo la giacca, però una settimana fa esatta non siamo finiti in ospedale per miracolo. Insomma, vediamo, appunto.
Ammettiamo che questa storia del girello è una bella ansia, o, forse, la stiamo trasformando noi come tale.
È che andava benissimo, e poi, quando finalmente è arrivato questo benedetto girello, la prova è andata malissimo. Sicuro che era solo la giornata sbagliata, però adesso abbiamo paura di fare un buco nell’acqua, abbiamo paura di riproporre un giorno in cui non sta bene e alla fine, poi, la volta che sta bene, si incaponisce con quella testa dura e non lo vuole più usare.
Che poi il tutto sta ad arrivare a scuola con ‘sto trabiccolo, perché poi lì è fatta, ha talmente voglia di andare che va tutto bene. Solo che dobbiamo regolarlo prima. Uhhhhhh, mammasanta. Non si può essere impauriti dalla regolazione di un girello, indubbiamente c’è qualcosa di profondamente malato in tutto ciò. Probabilmente deriva da un sovraccarico di pensieri importanti, che brillante deduzione nonché diagnosi. Insomma, una di quelle storie da madre esaurita che non sono proprio una novità; per cui, per esempio, si affronta la discussione se accanirsi per farlo mangiare, magari anche in modi cruenti, o si chiede ai medici di lasciar perdere, se ha deciso che a lui tutto ciò basta così rispettiamo la sua decisione: che è quello che succedeva più o meno lo scorso anno. E poi ci si imballa su quattro viti e due manopole di un girello.
Però vi conto che siamo alla fine con la faccenda del 5permille che avevano sbagliato l’inserimento del codice fiscale e tutto quanto, e ieri ho finito la compilazione della richiesta di pagamento 2013 e 2014. Perché funziona così: l’ufficio sbaglia, bisogna trafficare per far vedere che sbaglia, loro lo ammettono, allora l’utente traffica di nuovo per far correggere l’errore, e poi bisogna richiedere un pagamento che dovrebbe essere automatico. E  mi viene da dire che qui davvero c’è qualcosa di malato, non nei pensieri delle madri.
Stamattina la missione è chiedere un appuntamento dal famoso fisiatra per la botulina: ci eravamo piantati con la bronchite, ma avevamo trovato tutti gli studi in cui visita e Paulo Aimo Torinese Doc ha identificato quello potenzialmente più raggiungibile. Per cui non bisogna perdersi e fare questa benedetta telefonata.
Certo che sono veramente ma veramente una piaga, me ne pento e me ne dolgo.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

Se sei una piaga te figuriamoci il resto del mondo....
Forza Angela, ogni quadrello del puzzle andrà al posto giusto.
Forza Fabio!!! Ci piaci quando sei più arzillino!!
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Anonimo ha detto...

Te, una piagaaa ?????????????
Forza, Angela, forza!
Forza Fabio!
Forza faiglia Aimo.
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA DONNA ANGELA!!!
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Paola ha detto...

CE ne vorrebbero di piaghe come te!!!
Altroché... Ci metterei la firma e le voterei pure x la presidenza del consiglio, Repubblica, senato, condominio, eccc
Forza ragazzi e
FORZAFABULLO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Non dire piaga, no assolutamente: con certe giornate che sono giornatone, con tante difficoltà da affrontare, io direi coraggiosa, non piaga!!!
Un abbraccio grande e pensieri positivi (anche per il 5 per mille, uuuuh!, che storia!)
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