giovedì 2 febbraio 2017

Considerazioni socialmente varie.



Oggi è una di quelle giornate da giornatona, nel senso che usciamo da scuola per le due, quindi la mattina è già un pochino più di corsa; andiamo in fisio per le tre e alle 5 ci fermiamo ancora lì perché c’è il laboratorio di stimolazione sensoriale a cui partecipa anche Fabullo: nel primo era stato tanto contento, di stare con gli altri e di fare le varie attività. Per cui arriveremo  a casa con lui sì contento, ma stanco come un asino, perché comunque deve fare attenzione, rispondere alle domande, speriamo non arrivino le crisi proprio lì, eccetera eccetera.
Invece ieri mattina sono andata a vedere un centro privato alla periferia di Torino in cui fanno riabilitazione robotica, sia per il cammino che per il braccio: mi è molto piaciuto. Ovvio che si tratta di tecnologia spettacolare, che comunque non può prescindere da un buon programma riabilitativo, con dei terapisti che capiscono fino in fondo il significato dell’azione di uno strumento: e il rischio è sempre un pochino quello di trovare il posto con la tecnologia spaziale un pochino campata lì, con la convinzione che basti applicarla al paziente. Esattamente quello che può capitare con le tute therasuit, tanto per dire, i protocolli non bastano, insomma. Invece sono stata contenta perché, in questo centro, ho trovato dei terapisti davvero molto ma molto bravi, con la consapevolezza della necessità di valutare bene ogni singola situazione. Ci sono andata un po’ per curiosità professionale e personale, e un po’ in missione per conto di famiglie che volevano capire se fosse un posto valido in caso di necessità: e l’unico modo era andare a vedere. Anche perché gli strumenti analoghi, per i loro costi, in zona sono disponibili solo in strutture in cui è necessario un ricovero, o che comunque, ambulatorialmente, hanno i ritmi e i limiti del sistema pubblico: liste d’attesa lunghe otto secoli, orari ingestibili, che magari vengono cambiati all’ultimo, cicli brevi per sfoltire la lista d’attesa, ma troppo brevi  perché abbiano significato. Il rovescio della medaglia, ovviamente, sono i costi, che non sono proprio un dettaglio: perché quelli di un centro privato sono per forza di cose importanti, per un’ora e mezza di lavoro del terapista tra prima dopo e durante, e per il mantenimento di una simile attrezzatura e relativa struttura. Siamo sempre lì: costi che sono perfettamente giustificabili e comprensibili per il mercato economico italiano, con le sue spese di base tra attrezzatura, logistica e personale,  e il relativo carico fiscale; che rimangono importanti per famiglie in difficoltà. L’errore sta nell’”incolpare” sempre le strutture, che non potrebbero, diversamente, rimanere aperte: insomma, il solito circolo vizioso in cui chi sta in fondo capisce le ragioni di tutti, ma non ha nessun potere: o può o non può.
E poi c’è il senso dell’impotenza e del dispiacere per le famiglie: del vedere delle cose che potrebbero essere utili per i propri bambini, e non poterle fare. Obbiettivamente siamo contenti di quello che già può offrire la onlus, perché comunque i prezzi sono assolutamente ridotti rispetto a ciò che impone il mercato per l’utilizzo di strumentazioni analoghe; e questo grazie proprio all’essere una onlus, al poter accedere a progetti e a solidarietà personali. Certo che rimane una goccia in un immenso oceano. Per cui, nei momenti zèn, pensiamo la cosa giusta: che è una goccia che ne chiama altre, che meglio una goccia della siccità assoluta, che si lavora anche per il futuro, per far diventare normali delle cose che sembrano impossibili. Poi, chiaramente, ci sono i momenti meno zèn.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Anonimo ha detto...

FORZA MITICA ANGELA
FORZA FABIO
FORZA FAMIGLIA AIMO !!!!!!
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Quante cose riesci a fare, Angela, tutte utili per bambini e famiglie in difficoltà; peccato sia sempre una questione di soldi… La Onlus sta facendo tanto, io dico sempre che si tratta di una bella opera!!! Veramente!
Un abbraccio <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3