Gli organizzati.

Oggi giornata di prova girello: il nostro obbiettivo è finire le regolazioni, essere sicuri che sia a posto e basta, e poi lo sappiamo che deve allenarsi. A scuola sono dei miti e si sono veramente messi a disposizione di questa prova: per cui ieri abbiamo già organizzato tutto in modo che, per l’ora dell’intervallo, Fabullo sia piazzato e pronto a stare con gli altri, per cogliere l’attimo. Vuol dire che arriveranno due terapiste più il tecnico, è inevitabile che si impiccino i ritmi della scuola almeno un pochettino: però, appunto, sono dei miti ed è tutto organizzato. Ieri abbiamo anche provato a portare su il girello valutando sei sia complicato da spostare, ad esempio per andare in palestra nelle ore di Sport, e per fortuna funziona tutto.

Adesso speriamo in Fabullo: perché ieri ha avuto parecchie crisi, e fà solo che non gli vengano al momento sbagliato, facci fare questa prova. Anche perché ormai i giorni di scuola sono contati, e poi c’è davanti l’estate e poi si va alle medie: potrebbero essere le ultime settimane in cui Fabullo è interessato ad usare il girello. E poi non importa, va bene, staremo seduti: ma se possiamo allontanare il più possibile questa faccenda, che significa retrazioni e dolori, saremmo contenti.

Ieri siamo anche andati dal barbiere, quello di Paulo Aimo Stiloso: perché era il modo più rapido per essere rapàti, e prevenire quindi tutta la faccenda, così non ci pensiamo più, almeno per Fabullo; si è molto divertito, in questo posto nuovo  e strano, con i nonnini che lo salutavano e la vetrina con tutti che passavano. Ed è stato molto bravo, un quarto d’ora in tutto e via, macchinetta ad oltranza. E basta, procediamo di trattamenti almeno settimanali per la Michi, aspirapolveri a manetta e aspettiamo che finisca la scuola, perché abbiamo già capito che gira così.

Invece niente di nuovo sul fronte fisiatra: non ci ha richiamato, domani mattina riprovo con la mail, perché magari è semplicemente fuori Torino, e poi incomincio a imperversare.

Si stanno aprendo i giacinti; cielo dipinto, sole caldo e, ieri, vento gelido. E sono arrivate le violette, portate dal vento, lo scorso anno non c’erano.  Poi anche degli altri fiori che non so cosa siano nell’aiuola: nella quale aiuola ho tolto un pochino d’erba, ma non tutta perché ci sono delle robe che non mi ricordo più se le ho piantate io, e non hanno la faccia delle erbacce. Allora facciamo così: che le lascio lì, vediamo come crescono, se fioriscono, e poi decido se mi piacciono oppure no. Secondo me Donna Paola e io potremmo scrivere un trattato sui giardini.

Buona giornata.

Angela